L’alcolismo in Sardegna.
In Sardegna si beve ancora troppo e la regione si conferma tra quelle con i maggiori consumatori di alcol. Il report, redatto dal Ministero della Salute, si riferisce ai dati del 2020 e analizza la situazione a livello nazionale e regionale, attraverso dei dati divisi per età e per sesso.
L’identikit del bevitore medio.
E’ giovane ed è uomo il consumatore medio. Nel 2020 in Sardegna la prevalenza dei consumatori di almeno una bevanda alcolica è pari al 76,0% degli uomini. Per le donne, invece, si registrano tassi inferiori alla media nazionale. Bevono il 48,3% delle donne e sembrano più responsabili rispetto al sesso maschile nel consumo di alcol.
I bevitori sardi consumano più fuori dai pasti, rappresentando una percentuale superiore alla media italiana di “binge drikers”, ovvero coloro che bevono molto fino a ubriacarsi. Questo dato è rilevante per quanto riguarda gli uomini, mentre sono inferiori alla media nazionale le consumatrici abituali eccedentarie e fuori pasto. Sono le birre a essere le bevande preferite in Sardegna, con il 64% per gli uomini e il 32.5% per le donne. Segue il consumo di vino, con il 61.3% per i primi e il 31.1% per le seconde. Il gap di genere si riscontra soprattutto nel consumo di amari, con il 40.4% contro il 16.9% e quello dei superalcolici, con 35.3% contro il 15.2%. L’ultimo dato è interessante perché aiuta a capire come il fenomeno dell’alcolismo, ovvero del consumo fuori dai pasti, sia più maschile.
Infatti, per quanto riguarda l’Isola, i bevitori fuori pasto di sesso maschile sono il 47.8%, uno dei numeri sopra la media nazionale e uno delle percentuali più alte per quanto riguarda i binge drinkers, ovvero il 19.1% e i bevitori a rischio, con il 29.3%. Più rassicuranti i dati riguardo alla popolazione femminile, anche se il numero delle binge drinkers supera la media nazionale con il 4.5% (contro 3,9%) e solo l’ 8.3% si trova a rischio alcolismo, un numero più basso della media nazionale (in crescita con il 9,4%).