Tutto quel che c’è da sapere sul bonus prima casa.
Il bonus prima casa, che consente l’acquisto di un’abitazione attraverso un’agevolazione fiscale, è sotto la lente dell’Agenzia delle Entrate, che sta effettuando le verifiche per accertare che sussistano i requisiti. È importante quindi sapere ciò che serve per non perderlo ed evitare così la revoca dei benefici fiscali.
Le agevolazioni fiscali del bonus prima casa.
Il bonus vien concesso sull’acquisto dell’abitazione che diventerà quella principale. Se acquistata da un privato si paga l’imposta di registro con l’aliquota ridotta al 2% sul valore di compravendita, mentre se l’acquisto avviene dal costruttore o dall’impresa l’Iva è al 4%. Per quanto concerne l’abbattimento delle imposte ipotecarie e catastali, in misura fissa si paga 50 euro da un privato, 200 euro dalla ditta.
I requisiti e le condizioni per ottenerlo.
Per ottenere il bonus casa è necessario che l’immobile in questione non sia di lusso, deve trovarsi nel comune in cui l’acquirente ha la residenza, non dev’essere proprietario di un’altra abitazione nello stesso comune e non dev’essere proprietario di un altro immobile a uso abitativo.
Quando si perde l’agevolazione fiscale.
L’Agenzia delle Entrate sanziona se manca uno dei requisiti e recupera la differenza d’imposta non versata del 30%. Altresì non si ha diritto quando non ci si trasferisce nella residenza del comune dov’è ubicato l’immobile, quando si vende l’immobile acquistato col bonus prima casa entro i 5 anni dalla data di acquisto o si riscontra che l’abitazione è di lusso.
Cosa fare per non perderlo.
Occorre dimostrare che la propria residenza sia effettivamente quella nel comune dove si sono ottenute le agevolazioni, che siano trascorsi i 5 anni prima di vendere l’abitazione oppure che sia stata donata o ceduta per successione ereditaria.