La Corte dei Conti frena la fusione degli aeroporti sardi: esultano Solinas e Pais

La Corte dei Conti stoppa la privatizzazione di Cagliari e la fusione con Alghero e Olbia

La Corte dei Conti ha fermato la privatizzazione dell’aeroporto di Cagliari, che avrebbe spianato la strada alla fusione con Alghero e Olbia. La Camera di commercio di Cagliari e Oristano voleva dare la maggioranza delle quote a Ligantia. Che già guida le società di gestione del Riviera del Corallo e del Costa Smeralda. Ma è arrivato uno stop.

“Il parere negativo della Corte dei Conti sulla delibera della Camera di Commercio di Cagliari-Oristano che riguarda l’aumento di capitale della holding Ligantia – commenta il presidente del Consiglio regionale, Michele Pais -, e quindi il progetto di fusione degli aeroporti sardi, è un’altra decisione importante che tutela il diritto alla mobilità dei sardi. Ora la Camera di Commercio, se intende procedere nonostante la decisione della Corte, dovrà motivare in maniera analitica le ragioni che hanno portato ad adottare la delibera n. 48 del 2023”.

“La Regione non può essere tagliata fuori dalla gestione e dal controllo degli scali sardi – commenta Christian Solinas -, parte integrante di un sistema nevralgico per tutta l’Isola. E anzi ha il dovere di intervenire in difesa del diritto alla mobilità di tutti i sardi. Il pronunciamento della Corte dei Conti, che oltre a evidenziare criticità dal punto di vista della competenza degli attori principali dell’operazione, ne mette in risalto anche la sostenibilità finanziaria, è l’ulteriore autorevole conferma della validità della posizione espressa dalla Regione Sarda”.

Il presidente della Regione esulta per la decisione della Corte dei Conti. “Avevamo chiesto da subito chiarimenti su un’operazione per la quale la Regione non è mai stata d’accordo – conclude -. Oggi vediamo confermate dalle fonti più autorevoli tutte le nostre perplessità e contrarietà.

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