Per soddisfare il maggior fabbisogno di energia un nuovo cavo collegherà la Sardegna alla penisola italiana.
La regione Sardegna ha siglato nei giorni scorsi un importante accordo formale con Terna per alcuni fondamentali interventi che garantiranno una migliore circolazione dell’energia elettrica da e per la Sardegna, collegando la rete elettrica sarda a quella nazionale, dopo i due collegamenti già esistenti, Sapei e Sacoi, non più sufficienti.
La rete elettrica della Sardegna soffre infatti di una congestione dovuta allo scarso approvvigionamento, che dovrebbe essere risolto per i prossimi anni con un collegamento della rete sarda al continente nel territorio di Quartu Sant’Elena, un altro nel territorio di Porto Torres e collegamenti tra nord e sud Sardegna, Sardegna e Corsica, Porto Torres, Tempio e Buddusò, e infine Cagliari e Villasimius.
Le opere nel nord Sardegna.
Prevista una nuova dorsale sarda. L’intervento si compone di due opere. La prima, il Sardinian Link, consentirà la ricostruzione della rete sarda a 220 kV da Codrongianos al Sulcis, fino a Selargius. L’opera, con un investimento di circa 3,7 miliardi complessivi, sarà completata entro il 2028.
La seconda invece, l'”Hvdc Sapei2” è un nuovo elettrodotto in corrente continua dalla Sardegna verso la penisola italiana, che affiancherà il collegamento esistente Sapei e lavorerà in sinergia con il Tyrrhenian Link, per una sorta di anello di rete tirrenico.
Il SACOI3 è il nuovo collegamento che rinnoverà l’attuale cavo marino tra Sardegna, Corsica e penisola italiana. L’intervento prevede una stazione di conversione adiacente alla stazione elettrica di Codrongianos. Inoltre, due cavi terrestri in corrispondenza dell’approdo dei cavi marini a Santa Teresa di Gallura, e due cavi marini di collegamento tra la Santa Teresa di Gallura e la Corsica.
Previsto il nuovo elettrodotto a 150kV Santa Teresa – Tempio – Buddusò, lungo circa 90 km, che renderà più sicuro ed efficiente il sistema elettrico del nord Sardegna.
Il cavo per l’energia che collega Sardegna, Sicilia e Campania.
Si chiama Tyrrhenian Link l’intervento più massiccio previsto da Terna. Si tratta di un doppio cavo che con i suoi circa 970 chilometri di lunghezza e 1000 MW di potenza è un’opera di rilevanza internazionale. Collegherà la Sardegna alla Sicilia, e la Sicilia alla Campania.
Il cavo partirà da Battipaglia, si unirà alla rete elettrica della Sicilia a Termini Imerese. Poi si collegherà alla rete sarda sul litorale di Quartu Sant’Elena, a Terra Mala. Da lì, passando per viale Leonardo da Vinci, e Via dell’Autonomia Regionale Sarda, attraverserà i territori di Maracalagonis, Settimo San Pietro, e Sinnai. Terminerà il percorso alla centrale elettrica Terna nel territorio di Selargius in località Matta Masonis.
L’opera garantirà una migliore circolazione dell’energia sulla rete elettrica sarda e un più veloce interscambio di energia tra le due isole maggiori e la penisola.
Il collegamento Terra Mala – Villasimius.
La connessione da Terra Mala arriverà a Villasimius con un nuovo cavo interrato di circa 3 km di raccordo tra l’esistente elettrodotto Quartucciu-Villasimius e la futura cabina primaria di proprietà del distributore locale, in modo da aumentare la disponibilità di energia per il Sarrabus.