Per Federalberghi il turismo in Sardegna è in calo.
Federalberghi Sardegna ha già emesso un verdetto per nulla piacevole, pur se la stagione è ancora in corso: il turismo nel 2023 è in calo rispetto al 2022.
Se non è un campanello d’allarme, è certamente l’effetto dei costi esorbitanti per i collegamenti, che penalizzano la Sardegna rispetto a qualsiasi altra parte d’Italia.
A luglio si registra un calo delle presenze negli alberghfatti, si può considerare il turismo di questa stagione come intermittente il tutto esaurito di alcune zone per ferragosto corrisponde alla magra turistica di altre.
“Faccio un esempio – ha affermato all’Ansa il vice presidente regionale dell’associazione Fausto Mura –. Per il sud Sardegna Santa Margherita quest’estate sta andando meglio rispetto a Villasimius e Costa Rei. Ma il discorso vale per tutta la Sardegna: alcune località registrano il tutto esaurito. E lo stesso prevediamo per Ferragosto“.
Le offerte last minute possono influenzare gli arrivi. “Sì – conferma Mura – è un’abitudine che ci stiamo trascinando dalla pandemia. Nell’incertezza, negli anni scorsi, la tendenza era quella di prenotare due tre giorni prima dell’arrivo. E questa abitudine si è consolidata anche adesso che l’incertezza non c’è”.
A incidere anche il continuo aumento dei prezzi: “I prezzi sono naturalmente aumentati: se i prezzi dell’energia e degli alimentari crescono è chiaro che l’albergatore è costretto a fare salire i prezzi. Ma in linea con la inflazione generale. Nel sud Sardegna la forbice varia tra il 10 e il 18 per cento di percentuale di aumento”.