Tracce di sangue nell’auto venduta dal marito di Francesca Deidda, esami anche sul divano

Accertamenti oggi sull’auto di Francesca Deidda che il marito ha venduto dopo la sua scomparsa: c’erano delle tracce da esaminare. Domani saranno condotti accertamenti nell’appartamento dove viveva con Sollai. Il Ris di Cagliari aveva già analizzato il borsone in cui è stato ritrovato il corpo di Francesca, prelevando le maniglie e il cursore per ulteriori esami in laboratorio. Lo stesso tipo di analisi è stato condotto oggi sull’auto di Francesca, una Toyota Yaris che era stata venduta per duemila euro.

A destare sospetti un messaggio sospetto inviato da Igor Sollai al nuovo proprietario dell’auto, in cui suggeriva di igienizzarla accuratamente, in particolare nel cofano. Questa mattina gli specialisti del Ris di Cagliari hanno effettuato esami sull’auto di Francesca Deidda, rilevando tracce con l’uso del luminol e rimuovendo parti dell’interno e della tappezzeria per ulteriori analisi in laboratorio.

Domani si svolgeranno verifiche nell’appartamento di San Sperate, compreso l’esame del divano che Sollai intendeva vendere ma che è rimasto nella casa. L’autopsia sul cadavere ritrovato nel borsone ha rivelato che non era stato smembrato, non c’erano proiettili e il corpo era in posizione fetale. È possibile che Francesca sia stata uccisa mentre era sul divano e che il corpo sia stato subito messo nel borsone prima che si irrigidisse. Per questo gli accertamenti di domani potrebbero rivelare dettagli importanti.

Nel frattempo il Tribunale del Riesame ha rigettato la richiesta di scarcerazione degli avvocati: Igor Sollai resta in carcere.

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