Approvato il Piano casa in Sardegna: cosa prevede e dove si potrà costruire

Il nuovo Piano casa in Sardegna.

Approvato il nuovo Piano Casa (disegno di legge numero 108) della Sardegna. Il Piano conferma le misure previste, in materia di costruzione e distanziamento dal mare. Entro i 300 metri dalle coste, gli hotel possono essere demoliti e ricostruiti, senza però aumentare la cubatura. Il saldo tra vecchio e nuovo dovrà essere sempre pari a zero.

Fuori dai 300 metri, invece, si hanno vantaggi e bonus significativi. Un hotel ha diritto ad un bonus del 50%, che potrà essere sfruttato per ingrandire le camere o la hall e ottenere più stelle. Inoltre è previsto un ulteriore supplemento del 10% se ridurranno i costi dell’energia elettrica e punteranno sulla bioedilizia.

Inoltre il testo prevede anche che i comuni che dal 1983 non abbiamo sfruttato tutta la cubatura loro concessa, potranno autorizzare nuovi insediamenti turistici, unica regola da tenere a mente è che i futuri alberghi dovranno essere classificati come hotel di super lusso.

Città e campagna.

In città e nei paesi si avrà un primo bonus del 20%, che i proprietari delle case dei centri storici potranno sfruttare per ampliare la cubatura delle strutture. Il limite è di 90 metri, sempre nel rispetto del piano particolareggiato. Nei restanti quartieri il bonus sarà invece del 30% fino a 180 metri cubi e per i portatori di handicap si avrà diritto ad un 35% fino a 150 metri cubi. Nei comuni dove non esiste un piano particolareggiato non è possibile alcun allargamento.

In campagna scende a 1 ettaro il lotto minimo per poter costruire (prima gli ettari erano 3). Entro i mille metri dal mare, solamente gli agricoltori professionisti potranno edificare, con cubatura massima di 120 metri per ogni ettaro. Fuori dai mille ettari possono edificare anche i non professionisti, col limite sempre di 120 metri cubi per ettaro. Anche in questo caso super bonus per gli hotel: gli alberghi rurali con meno di 80 stanze potranno aumentare la cubatura del 50 per cento. In queste aree rurali i comuni possono individuare zone turistiche, se nelle vicinanze sono presenti monumenti e luoghi d’interesse culturale.

Capannoni e aree a rischio idrogeologico.

Nelle aree commerciali e industriali, i capannoni potranno beneficiare di un bonus sull’ampliamento fino al 25%, con la possibilità di arrivare al 30 o 40%con la costruzione di uno o più solai.

Mentre per chi decide di spostare la cubatura dalle aree a rischio idrogeologico, demolendo a proprie spese, avrà diritto ad un bonus del 35% sulla nuova costruzione, bonus che salirà al 40% se ad essere liberate saranno aree ad alto pregio ambientale. Non sarà più il Consiglio comunale a deliberare da ora in poi, ma basterà il parere positivo degli uffici tecnici.

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