La scoperta a Mont’e Prama.
La scoperta di due nuovi giganti a Mont’e Prama, da restaurare perché siano consegnati alle future generazioni quale testimonianza dell’antica civiltà sarda, è un fatto straordinario che deve spingere a continuare a credere, investire, programmare una strategia di sviluppo, che partendo dal passato sia orientata alla piena valorizzazione di un patrimonio di immenso valore.
Gli interventi di tutela.
“La Regione è impegnata nella promozione degli interventi di tutela e valorizzazione del patrimonio culturale regionale, nella convinzione che tali interventi costituiscano un’opportunità di sviluppo economico per la Sardegna e di nuove prospettive per i sardi”, ha affermato il presidente della Regione Christian Solinas a proposito della nuova scoperta nel sito di Mont‘e Prama, che ha evidenziato la “straordinaria operazione di valorizzazione del patrimonio archeologico sardo portata avanti con convinzione da parte della Regione, finalizzata anche e in prospettiva a posizionare la Sardegna nel mercato turistico-culturale, attirando turisti, studiosi e appassionati dall’Italia e dall’estero per tutto l’anno”.
Le risorse assegnate alla Fondazione Mont’e Prama.
Ammontano a 15 milioni di euro le risorse assegnate alla Fondazione Mont’e Prama, costituita dalla Regione col Ministero e il Comune di Cabras, per investimenti in infrastrutture e promozione, oltre che per consentire la prosecuzione degli scavi e le operazioni i restauro da effettuarsi in loco, permettendo al territorio una piena fruizione del tesoro di Mont’e Prama anche in chiave didattica.
La valorizzazione culturale.
“Il tema della valorizzazione culturale è stato uno dei pilastri fondamentali delle mie dichiarazioni programmatiche – ha spiegato il presidente – e oggi posso dire che la Giunta sta portando avanti un piano di valorizzazione del patrimonio archeologico, sia in funzione di salvaguardia di beni dal valore storico inestimabile, sia come attrattore turistico. Proseguiremo su questa strada con l’obiettivo di riscoprire la storia e portare all’attenzione della comunità nazionale e internazionale l’enorme patrimonio storico e archeologico della Sardegna”.