I tagli del Governo si abbattono sulla Sardegna, i comuni interessati

I tagli del Governo sulla Sardegna.

Arrivano i dati dei tagli effettuati dal Governo Meloni sui comuni italiani e per gli enti locali della Sardegna il conto è da 50 milioni di euro in 5 anni, dal 2025 al 2029.

“Lo abbiamo detto insistentemente durante la discussione della Legge di Bilancio: i comuni saranno costretti a tagliare i servizi ai cittadini o ad aumentare le tasse locali per fare tornare i conti nei loro bilanci, già in difficoltà a causa degli effetti dell’inflazione e degli aumenti contrattuali, i quali – come nel caso di mense e assistenza sociale e dell’adeguamento del CCNL delle cooperative sociali – richiedono una copertura dei costi da parte dello Stato” così i parlamentari sardi del PD Silvio Lai e Marco Meloni.

I conti prevedono in Sardegna un taglio ai comuni di 4,6 milioni nel 2025, 9,3 milioni nel 2026, 2027, 2028 e di 15,7 milioni – in crescita – nel 2029. Per un totale di 48,5 milioni di euro. 

“Cagliari subirà in 5 anni 5.723.527 euro di tagli, Sassari 2.940.099 euro, Olbia 1.744.844 euro, Tempio 399.780, Nuoro 825.662 euro, Lanusei 170.993euro, Oristano 810.552 euro, Iglesias 675.718 euro, Carbonia 713.064 euro, Quartu S. Elena subirà un taglio complessivo di 1.337.956 euro. In provincia di Sassari Porto Torres pagherà un taglio complessivo di 592.803 euro, Alghero 1.184.918, Ozieri 270.722, Sorso 358.410.  In provincia di Cagliari 249.256 euro per Elmas, 355.334 euro per Monserrato, 544.835 per Selargius, 291.285 per Sinnai, 408.169 euro per Sestu”.

A questi conti si aggiungono oltre 5,5 milioni di euro di tagli alle province, con Cagliari Metropolitana che registra un meno 2,7 milioni, Sassari meno 1,6 milioni, Oristano e Nuoro rispettivamente meno 500.000 e meno 700.000.

“Si tratta di cifre che richiederanno sacrifici agli Enti Locali, che si sommano a quelli che il Governo ha imposto alle Regioni, compresa la Sardegna. Il tutto per coprire le spese pazze che il Governo sta facendo, dal Ponte sullo stretto ai centri in Albania, alle sanatorie e rottamazioni varie. In sintesi: regali agli evasori fiscali e aumento della pressione fiscale, alla faccia delle tante promesse elettorali della Meloni e di Salvini”, affermano i parlamentari dem.

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