L’ordinanza della Regione Sardegna sui tamponi rapidi.
Il repentino e progressivo aumento di nuovi casi di coronavirus in Sardegna nelle ultime settimane ha comportato il superamento delle soglie di capacità di contact tracing e di conferma, tramite il tampone molecolare, delle positività rilevate tramite test antigenici rapidi eseguiti dai soggetti autorizzati dalla Regione. Si è generata una condizione di sovraccarico dei Servizi di igiene e sanità pubblica della Sardegna e il conseguente rischio di intempestività nell’attuazione di interventi a tutela della salute pubblica. Per questo il governatore Christian Solinas, ha emesso una nuova ordinanza, che consente l’utilizzo dei tamponi rapidi nella diagnosi di infezione.
Il tampone rapido.
“Fino al 15 marzo 2022, fatte salve ulteriori e diverse valutazioni sulla base dei dati epidemiologici a disposizione, un test antigenico positivo è ritenuto sufficiente e non comporta un obbligo di conferma con test molecolare per la diagnosi di infezione da Sars-Cov-2, per la definizione di caso confermato e per le conseguenti disposizioni di isolamento o quarantena disposti dai Servizi di igiene e sanità pubblica – scrive nell’ordinanza il presidente -. Le disposizioni si applicano unicamente ai test antigenici eseguiti dai soggetti autorizzati dalla Regione Sardegna, secondo le disposizioni regionali citate in premessa, non anche ai test antigenici autosomministrati”.
Il tampone molecolare per gli ospedalizzati.
Al fine di assicurare la tempestiva presa in carico dei casi positivi, tutti i soggetti autorizzati all’esecuzione di test antigenici, secondo le disposizioni regionali, dovranno garantire l’inserimento dei dati nei sistemi informatici regionali già in uso e secondo le medesime modalità fino ad ora adottate, avendo cura di verificarne preventivamente l’identità personale. La diagnosi di infezione da Sars-Cov-2 in pazienti ospedalizzati, o per i quali deve essere disposta l’ospedalizzazione, invece, deve essere confermata con un tampone molecolare.
La convenzione con le farmacie.
Nel giugno 2021 la Giunta regionale ha consentito alle farmacie convenzionate, pubbliche e private dotate di specifici requisiti e a seguito di presentazione di manifestazione di interesse, l’esecuzione dei test sierologici e antigenici rapidi riconosciuti ai fini dell’attestazione prevista per il rilascio delle certificazioni verdi Covid-19. Inoltre è stato previsto, in caso di positività al test antigenico, l’obbligo in capo al responsabile della farmacia di comunicazione di caso sospetto di Covid-19 al Dipartimento di Prevenzione territorialmente competente per gli adempimenti di sanità pubblica conseguenti.