Code agli arrivi di Porto Torres e Olbia.
Con l’aumento dei casi di coronavirus sul territorio nazionale, la Sardegna si blinda. A partire da oggi, infatti, entra in vigore l’ordinanza del governatore Christian Solinas, che prevede l’effettuazione di tamponi a chiunque arrivi nell’isola.
I primi test sono stati effettuati questa mattina nel porto di Olbia, dove hanno attraccato 3 navi, provenienti da Livorno e Civitavecchia, con a bordo circa 600 persone. Poco più avanti dell’area sbarco, nella sala della stazione marittima, erano presenti alcune postazioni per gli operatori di Ats e i passeggeri si sono sottoposti al test senza alcun problema. A parte la coda iniziale, ampiamente prevedibile, la situazione si è normalizzata in breve tempo. Insieme agli operatori sanitari erano presenti gli uomini della Capitaneria di porto e protezione civile, oltre alle forze dell’ordine.
Controlli anche a Porto Torres, dove i 146 passeggeri hanno atteso per diversi minuti l’ingresso nel tendone allestito dall’Azienda per la tutela della salute. Una fila composta, seguita con attenzione anche dal commissario straordinario dell’Ats, Massimo Temussi, e dal sindaco turritano Massimo Mulas. Quest’ultimo, la settimana scorsa aveva storto il naso sui contenuti dell’ordinanza regionale, al punto che scrisse una lettera al governatore. Secondo il primo cittadino, infatti, tale disposizione avrebbe provocato preoccupazione tra i cittadini, non conoscendo altresì l’impegno organizzativo a carico del Comune. Quesiti che ancora oggi non hanno trovato ancora una risposta.
Sul fronte aereo sono iniziati gli accertamenti anche all’aeroporto di Fertilia, ad Alghero. Tra i 45 passeggeri, in molti hanno dimostrato di esser stati vaccinati, mentre la maggior parte ha comunicato la volontà di effettuare il tampone entro 48 ore. Le operazioni sono state rapide, visto il numero esiguo di persone, e non si sono registrati intoppi.
Nel frattempo la Sardegna continua a restare in zona bianca, al contrario della penisola che nei prossimi giorni potrebbe entrare in zona rossa col conseguente lockdown nazionale. Scenario scongiurato nell’isola, dove il numero dei contagi è in continuo calo il forno è da ieri non si registra più alcuna vittima.