Il 24 giugno del 1985 Cossiga eletto Presidente.
Era il 24 giugno 1985 quando il Parlamento, in seduta comune, votò Francesco Cossiga alla presidenza della Repubblica. Un ritorno al Quirinale, per Sassari, che un decennio prima aveva espresso Antonio Segni quale massimo rappresentante dell’unità nazionale.
Cossiga, tra i massimi esponenti della Democrazia Cristiana, fu il diretto successore di Sandro Pertini. La sua elezione non fu affatto complicata. Anzi, per evitare situazioni di stallo, il segretario politico della DC, Ciriaco De Mita avviò le consultazioni con gli altri partiti ottenendo l’adesione del Partito Comunista Italiano e del Partito Socialista Italiano. Eletto al primo scrutinio con 752 voti su 977, prestò giuramento il 3 luglio successivo.
Nato il 26 luglio 1928 a Sassari, morì a Roma il 17 agosto 2010. Una figura enigmatica e controversa quella del “picconatore“, che si beccò tale appellativo per i suoi interventi provocatori. Fu l’ottavo presidente della Repubblica e, in passato, ricoprì il ruolo di presidente del Senato dal 1983 al 1985. Ma, anche, presidente del Consiglio dal 1979 al 1980 e, nello stesso anno, presidente del consiglio europeo. Diversi i ministeri coperti da Cossiga.
All’Interno dal 1976 al 1978, nel 1979 subentrò agli Esteri ad interim. Le spoglie di Francesco Cossiga riposano nel cimitero monumentale di Sassari, che è diventato meta di pellegrinaggio per molti.