A Sassari cresce l’attesa per la Faradda, le premiazioni per il Candeliere d’oro e d’argento

Le premiazioni per il Candeliere d’oro e d’argento a Sassari.

Ieri sera si è tenuta in piazza del Comune la 59esima edizione della cerimonia per la consegna del Candeliere d’Oro, d’Argento e d’Oro Speciale. Dopo i saluti del sindaco Giuseppe Mascia, sono stati consegnati i riconoscimenti. Il Candeliere d’Argento, destinato al sassarese che da più tempo vive in Continente e che torna in città in occasione della Discesa dei Candelieri, è stato vinto da Grazietta Marras, nata a Sassari il 7 giugno 1940, emigrata dal 22 ottobre 1960 e residente nel Comune Torino.

Il Candeliere d’Oro, destinato al sassarese che da più tempo vive all’estero e che arriva in città in occasione della Faradda, è stato assegnato a Luciano Sebastiano Augusto Sanna nato a Sassari il 2 giugno 1956 ed emigrato dal 24 maggio 1981, ora residente a Kashuri, Georgia.

È don Gaetano Galia il Candeliere d’Oro Speciale 2024, premio destinato a chi ha dato lustro e benemerenza a Sassari e alla Sardegna. La commissione ha così motivato: “Ha svolto un lavoro prezioso per la nostra città, diventando imprescindibile punto di riferimento per i singoli, per i gruppi, per le associazioni e per le istituzioni del territorio. Guardando in controluce la sua vita, si può scorgere la somma di molte vite: quelle dei tanti sassaresi e non a cui ha teso una mano, aiutandoli a rialzarsi da una condizione di disagio verso una vita piena e indipendente. Tra di essi molti detenuti ed ex detenuti”.

Durante la cerimonia sono state attribuite tre targhe: una per Edoardo Toschi Pilo, decano dei gremianti sassaresi, in occasione della sua 75esima Faradda e un’altra ad Antonio Cossu, portatore e capo candeliere del gremio dei Contadini, in occasione della sua 50esima Faradda.

Un ricordo particolare è stato dedicato a Patrizia Incollu, l’ex direttrice del carcere di Bancali deceduta l’ottobre scorso in un incidente stradale. Ai parenti è stata donata una targa a nome di tutta la collettività e nella sua memoria è stato fatto ballare in piazza il candeliere dei detenuti. La danza è avvenuta al ritmo della musica di Emanuele Manca.

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