Ieri in fiamme un’altra auto.
Le macchine continuano a bruciare a Li Punti. Ieri l’ennesimo episodio, di probabile natura dolosa, nel quartiere alle porte di Sassari. Ad andare a fuoco, a mezzogiorno circa, un’Audi A 3, di seconda mano ma fondamentale per il suo proprietario, Matteo. “L’usava per fare volantinaggio nei paesi prima della zona rossa”, spiega Giovanni Farina, vicepresidente del Comitato di quartiere.
Indagano i carabinieri.
Il ragazzo, ventenne, padre di famiglia, si è trovato ieri, in via Pala di Carru, a 50 metri dalle Poste, davanti all’amara sorpresa: vettura distrutta nonostante il tempestivo intervento dei vigili del fuoco. Un episodio non isolato su cui stanno indagando i carabinieri, accorsi ieri sul posto, che si avvarranno probabilmente, per risalire all’origine dell’accaduto, delle immagini riprese dalle diverse telecamere presenti in zona. Appena un mese fa si sono verificati altri roghi di auto facendo crescere l’allarme tra gli abitanti della popolosa frazione.
Sette auto bruciate in poco tempo.
“Ne hanno bruciato sette da poco”, riferisce Farina, che poi attacca: “Non ci sentiamo tutelati dalle istituzioni. Abbiamo inviato, chiedendo aiuto, diverse lettere al prefetto senza ricevere risposta. Non siamo nemmeno considerati cittadini di serie B ma di serie C.” Una giornata negativa quindi, per l’ordine pubblico, quella vissuta ieri a Li Punti che, almeno oggi però, prova a guardare avanti con positività istituendo, proprio nella giornata che celebra la Festa del Lavoro, il gruppo di San Giuseppe lavoratore. Un’iniziativa che nasce per cementare ulteriormente la comunità davanti a quello che viene considerato, dai cittadini, il silenzio dei referenti istituzionali.