L’avvocato di Alessia Nappi replica al comunicato della Azienda-ospedaliero-universitaria
Sentita stamattina alla procura di Sassari Alessia Nappi, la donna che l’otto gennaio scorso ha perso il bambino dopo essere stata respinta dal pronto soccorso ginecologico-ostetrico. Lo afferma Gabriele Sechi, il legale della venticinquenne che sabato scorso ha depositato alla stessa procura una denuncia sulla vicenda. Alessia, riferisce l’avvocato, è stata sentita dal sostituto procuratore Paolo Piras al quale ha riportato la sua versione dei fatti.
Intanto Sechi commenta il comunicato dell’esito dell’audit interno diffuso oggi dall’Aou in cui si ripercorre l’accaduto e giustifica le scelte fatte dal personale di turno alla clinica. “Dal caso registrato – sostiene in particolare la direzione strategica – al pre triage del pronto soccorso risulta il corretto comportamento dei nostri operatori sanitari”. Secondo il legale l’Azienda ospedaliero universitaria cadrebbe “in contraddizione su diversi punti”, sia sul codice bianco attribuito al caso che sul tampone di cui era priva la giovane.
“La mia assistita avvertiva dei dolori – afferma l’avvocato – non si è recata al pronto soccorso per farsi una passeggiata”. L’avvocato ricorda poi che esiste una telefonata fatta ai carabinieri appena la donna è uscita dalla clinica che attesterebbe le sua condizioni di salute. “Noi comunque – conclude Gabriele Sechi – ci rimettiamo alle indagini della procura e degli ispettori ministeriali. Per il momento attendiamo l’evolversi della situazione”.