La Befana porta carbone a Mondo Convenienza: sciopero e sit-in a Sassari

Sciopero per l’Epifania al Mondo Convenienza di Sassari

La Cgil proclama uno sciopero per il 6 gennaio al Mondo Convenienza di Sassari: “La festa non si vende e soprattutto non si obbliga”. Questo lo slogan della Filcams Cgil provinciale di Sassari che proclama uno sciopero per la giornata del 6 gennaio, festa dell’Epifania. “Questa mobilitazione rappresenta l’ultimo capitolo di una lunga battaglia – spiegano – che, da oltre due anni e mezzo, vede lavoratrici e lavoratori impegnati in scioperi nei giorni festivi per rivendicare un diritto fondamentale: la possibilità di vivere le festività in modo sociale, con famiglie e amici, senza pressioni o minacce di ritorsioni”.

“Quest’anno la protesta assume un significato simbolico: il giorno dell’Epifania, le lavoratrici e i lavoratori consegneranno simbolicamente del carbone, affidatogli dalla Befana, a Mondo Convenienza. Questo gesto vuole rappresentare il giudizio severo verso un comportamento aziendale che penalizza la socialità e il benessere dei propri dipendenti”.

Le ragioni dello sciopero

Mondo Convenienza continua a imporre il lavoro festivo come obbligatorio – denuncia la Filcams Cgil di Sassari -, ignorando le richieste di rendere questa scelta facoltativa e utilizzando la minaccia di lettere di contestazione per chi dovesse legittimamente non dare la propria disponibilità alla turnazione nei giorni di festa. Un atteggiamento rigido che denota il totale disinteresse dell’azienda verso il dialogo sindacale, verso il benessere e le condizioni di vita dei propri dipendenti. Questa azienda si distingue negativamente per la sua indisponibilità a trattare costruttivamente con i sindacati, rifiutando qualsiasi forma di mediazione, anche sui temi più cruciali, quali le turnazioni antisociali a cui da sempre obbliga i suoi dipendenti. Va sottolineato come con molte altre aziende nazionali e locali si siano già raggiunti accordi e mediazioni, ottenendo chiusure nei giorni di festa e trasformando il lavoro festivo da obbligo a facoltà. Ciò dimostra che il cambiamento è possibile”.

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