Il successo per la stagione lirica di Sassari.
È finita con tre bis e gli applausi convinti degli oltre 800 spettatori del Teatro comunale di Sassari la Stagione lirica dell’Ente Concerti “Marialisa De Carolis“. L’ultimo appuntamento del 2022, il Concerto lirico-sinfonico con l’orchestra dell’Ente diretta da Stefano Ranzani e il soprano Maria Grazia Schiavo, che ha sostituito l’annunciato tenore Piero Pretti, indisponibile per motivi di salute, ha riscosso un grande successo. Nonostante il cambio di programma, l’orchestra del De Carolis ha offerto una prestazione memorabile, grazie al grande lavoro durante le prove col maestro Ranzani.
Il pubblico ha apprezzato la prova della cantante, al debutto a Sassari, acclamandola insieme al direttore. Il programma, popolare e impegnativo, comprendeva musiche di Mozart, Bellini, Donizetti, Verdi e Puccini. La serata è iniziata con l’ouverture dalle Nozze di Figaro di Mozart, seguita dall’aria “Non mi dir, bell’idol mio” da Don Giovanni, dello stesso Mozart. Spazio poi a Vincenzo Bellini con la sinfonia di Norma e la più famosa aria dell’opera, “Casta diva”. La prima parte è stata conclusa dall’ouverture della Fille du régiment di Donizetti e dall’aria “Il faut partir”, dalla stessa opera. Alla ripresa, ancora Donizetti ma da Lucia di Lammermoor l’aria “Regnava nel silenzio”. Poi spazio ai grandi classici italiani: il preludio del terzo atto e “Addio dal passato” dalla Traviata di Giuseppe Verdi, l’intermezzo di Suor Angelica di Giacomo Puccini e, dello stesso Puccini, in chiusura del programma l’aria di Liù “Tu che di gel sei cinta” da Turandot.
L’entusiasmo del pubblico ha richiamato in sala per ben tre volte gli artisti, che hanno regalato agli spettatori altrettanti brani: “Je veux vivre” da Roméo et Juliette di Gounod e “Sempre libera”, ancora dalla Traviata, inframezzati dalla sinfonia della Gazza ladra di Rossini, “dedicata a tutti coloro che ci portano via qualcosa nel cuore e nell’animo”, come ha detto il maestro Ranzani. Il direttore ha spiegato dal palco che inserire tra i bis un brano esclusivamente orchestrale è stata una scelta precisa, perché «nei giorni scorsi abbiamo lavorato molto duramente, ha detto il maestro, e l’orchestra ha suonato stasera con grande capacità tecnica e grande cuore».