Alcuni cretini fischiano dopo la rottura del Candeliere dei Falegnami.
L’incidente occorso al candeliere della Faradda ha messo a dura prova la resistenza psicologica, più che fisica, dei Falegnami, che hanno evitato con destrezza e con una perfetta improvvisazione, il disastro.
Il voto è stato ugualmente sciolto, tra gli applausi e i sospiri di sollievo dei tanti fedeli presenti per testimoniare il lieto evento. E la soddisfazione per la riuscita della manifestazione nonostante l’incidente, ha riempito i cuori di tutti, ed è valsa una quasi corale manifestazione prima di solidarietà e incoraggiamento, poi di ammirazione per i coraggiosi portatori.
Quasi corale, perchè tutti abbiamo sentito, con infinita tristezza, alcuni cretini fischiare al momento della rottura del candeliere. Un momento delicatissimo della manifestazione. Partecipatissimo, qualcuno si è messo le mani nei capelli, qualcun altro ha mostrato il proprio sconforto scuotendo la testa, qualcun altro gridando “no”, con altre espressioni di preoccupazione. In mezzo a tutto questo i fischi, pochi, ma rumorosi. Come se la rottura del candeliere potesse essere imputata a qualche portatore – al netto dei possibili errori di manovra, comunque umani -, sottolineandone la pecca, dimostrando, in quel momento, tutt’altro che la propria partecipazione identitaria, emotiva e spirituale al rito religioso. Una mancanza di rispetto per la manifestazione e per tutti i presenti, che non può non essere stigmatizzata. Ma si sa, in mezzo alle folle, qualche cretino si incontra sempre.