Il segretario del Consipe parla di situazione insostenibile nel carcere di Bancali
Un detenuto si è dato fuoco ed è stato salvato dagli agenti rimasti feriti, è l’ennesimo episodio della “situazione insostenibile” a Bancali. “L’evento critico avvenuto in data 21 c.m. ,era nell’aria visto i continui atteggiamenti aggressivi posti in essere dal ristretto in questione reo di essersi dato fuoco – commenta Gianluca Ghisaura, segretario regionale Consipe -. Anche in questo caso solo grazie al gesto eroico e all’elevato altruismo di quattro agenti di polizia penitenziaria, i quali sono rimasti feriti nel tentativo di salvare la vita al ristretto, si è scongiurato il peggio”.
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“In più di una nota abbiamo suggerito alcune iniziative alla direzione – continua -. Come ad esempio, per limitate gli spostamenti, l‘apertura delle infermerie presenti all’interno delle sezioni detentive ove sono ubicati i detenuti a regime “chiuso”. Tra cui anche il detenuto resosi responsabile del folle gesto. Ma a quanto pare la direzione sassarese non ha voluto prendere in considerazione quanto da noi suggerito.
Non è il primo episodio che avviene , all’interno dell’infermeria “centrale”. Infatti poco tempo fa, un altro detenuto ha messo in atto un comportamento aggressivo creando anch’esso disordini e causando il ricovero di un agente di Polizia penitenziaria presso il reparto di cardiologia dell’ospedale cittadino”.
“Oramai il personale di polizia penitenziaria è demotivato da quanto sta avvenendo in quel di Bancali è demoralizzato dal fatto che non si prendono iniziative atte all’allontanamento, come da normativa vigente ,dei detenuti di difficile gestione e che si rendono responsabili di aggressioni. Il personale è demoralizzato perché non si sente tutelato da chi li deve guidare e garantirne la sicurezza all’interno dell’Istituto”.
“Per concludere cogliamo l’occasione per congratularci pubblicamente con i colleghi che con il loro gesto eroico hanno salvato un altra vita umana. Al contempo ringraziamo tutti i poliziotti che quotidianamente con senso di abnegazione e responsabilità svolgono il servizio tra mille difficolta”.