Poliziotti feriti a Bancali, il sindacato: “Il carcere di Sassari è una polveriera”

Carcere Bancali

Le parole del sindacato Con.Si.Pe sulla situazione del carcere di Sassari.

Nuova aggressione al carcere di Sassari. A denunciare l’accaduto è il Segretario Nazionale del sindacato Con.Si.Pe. Roberto Melis. “Come detto diverse volte oramai il carcere Sassarese è una polveriera – ha dichiarato – pronta ad esplodere da un momento all’altro,all’interno del penitenziario la situazione è insostenibile i Poliziotti si sentono abbandonati,da parte di tutte quelle figure che invece dovrebbero tutelarli e proteggerli”.

Qualche giorno fa a Bancali si è verificata una lite tra diversi detenuti. Immediato l’intervento di quattro agenti della Polizia penitenziaria, che sono stati aggrediti, riportando lesioni e fratture oltre che un totale di 23 giorni di prognosi. Ad avere la peggio è uno degli agenti, al quale è stata diagnosticata una lesione lacero contusa al labbro, una contusione alla mascella oltre che un dente scheggiato. Un altro poliziotto ha riportato una frattura composta al setto nasale.

La cosa che più preoccupa è il fatto che pare a nessuno interessi di questa grave situazione e di quello che accade ai Poliziotti Penitenziari – dichiara Melis -. Quotidianamente ci chiediamo cosa sta aspettando l’amministrazione Penitenziaria a prendere dei seri provvedimenti per le strutture penitenziarie Sarde. Si vocifera che a breve verranno inviate oltre novanta unità da suddividere nei dieci istituti sardi. Ci sarebbe da fare una premessa,questo invio di personale può essere d’aiuto,ma non è la soluzione. La soluzione deve essere quella di fare in modo che la polizia penitenziaria sia messa in condizione di svolgere il proprio mandato ovvero quello di garantire sicurezza e ripristinare l’ordine quando necessario ,la polizia penitenziaria non è formata e preparata per fare da Garante delle persone private della libertà,Psicologo,Educatore,Assistente Sociale o simili,queste sono le figure che mancano e dovrebbero essere incrementate e impiegate all’interno delle sezioni detentive”.

I Colleghi oramai iniziano i turni di servizio non sapendo se – conclude -, come e quando termineranno il turno ma sopratutto come torneranno a casa dai propri cari. Anche questa volta grazie alla grande professionalità dei Poliziotti si è riusciti comunque a garantire il ripristino dell’ordine e la sicurezza all’interno delle patrie galere. Voglio concludere con un pensiero e tanta vicinanza, ai colleghi coinvolti in questa ennesima brutta vicenda augurando loro una pronta guarigione. Noi come sindacato non mancheremo mai al fianco dei Poliziotti Penitenziari,ma vorremmo che assieme a noi la stessa vicinanza ai poliziotti la manifestassero anche l’amministrazione Centrale,quella Regionale,le Direzioni i Comandi e la Politica.”

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