La Cassazione interviene sui diritti di un detenuto al 41 bis nel carcere di Sassari
La Corte di Cassazione ha stabilito che un detenuto al 41 bis nel carcere di Sassari può ascoltare musica col lettore cd anche di notte. La decisione arriva dopo un ricorso dell’Amministrazione penitenziaria e del Ministero della Giustizia, che chiedevano di vietare l’uso notturno per motivi di sicurezza. Ma la Corte ha ritenuto la restrizione ingiustificata e contraria ai principi costituzionali.
Il caso riguarda Valentino Gionta, detenuto che aveva ottenuto il permesso di ascoltare musica notturna grazie a una precedente autorizzazione del magistrato di sorveglianza di Sassari. L’Amministrazione aveva però imposto un divieto nelle ore notturne, sostenendo che il lettore cd potesse costituire un rischio, in quanto difficile da controllare con il personale ridotto di notte.
La Cassazione ha respinto il ricorso del Ministero, sottolineando che ogni limitazione per i detenuti al 41 bis deve rispondere a esigenze concrete di sicurezza e non deve rappresentare una restrizione arbitraria. La sentenza ribadisce che, mentre il regime 41 bis serve a prevenire legami tra detenuti e organizzazioni criminali, non può comportare privazioni aggiuntive non necessarie.
Secondo la Cassazione, l’utilizzo del lettore cd per musica non rappresenta una minaccia alla sicurezza, soprattutto se già limitato a cd censurati. La decisione riafferma l’importanza del rispetto dei diritti fondamentali, anche all’interno del regime speciale, e stabilisce un precedente per le limitazioni di discrezionalità imposte dall’Amministrazione penitenziaria.