La Caritas sta facendo da tramite tra diverse associazioni di volontariato di Sassari per l’accoglienza dei profughi.
La Caritas di Sassari in prima linea per l’accoglienza dei profughi dall’Ucraina. “Siamo noi – riferisce il suo ufficio stampa Gianfranco Addis – a tirare un pochino le fila di una serie di associazioni di volontariato con cui ci siamo incontrati, in modo informale e spontaneo, la scorsa settimana”. Una mossa dettata anche dalla mancanza di indicazioni istituzionali, a parte quella della Prefettura che ha indicato chi in città doveva occuparsi del problema, mentre dal Comune, afferma Addis, ancora non sono pervenuti indirizzi.
“Al momento sono arrivati – continua il referente – circa nove mamme e dodici bambini”. L’iter prevede un paio di giorni di pernottamento a casa di alcune famiglie scelte e poi l’ospitalità “in situazioni abitative legate a strutture religiose o ecclesiali che hanno dato la loro disponibilità”. Proprio domani sono previsti in questo senso l’arrivo in una parrocchia turritana di due mamme con quattro bambini.
“Tra gli impegni immediati – continua Addis – di cui ci occupiamo con le altre associazioni è la sistemazione degli atti burocratici attraverso una serie di appuntamenti in questura”. Il lato sanitario è stato invece preso in carico da Emergency, in particolare sul problema delle vaccinazioni, così da far arrivare ai profughi il codice Stp, una sorta di tessera sanitaria provvisoria. “Si sta facendo tutto il possibile – conclude Addis – ma ci mancano volontari perché stiamo già gestendo l’emergenza degli afgani”.