Il 28,5% delle case non sono in buono stato, le condizioni di Sassari

mutuo Sassari

A Sassari troppe case non sono in buono stato, la povertà abitativa

Anche nel territorio di Sassari la povertà abitativa non è stata risolta: troppe le case che non sono in buono stato. Secondo un recente studio condotto da Openpolis, il fenomeno riguarda la condizione delle case ad uso abitativo e il report mette in luce come, anche questa volta, esistono ancora forti divari tra il Nord e il Sud del Paese. Anche in Sardegna sono presenti differenze tra vari territori.

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Lo studio di Openpolis è stato realizzato per mostrare dove vivono tantissimi minori in Italia, con il Sud che, purtroppo, ha un grave problema di case in pessimo stato, con la Sardegna tra le peggiori regioni riguardo questo aspetto.

Nell’Isola, come in Italia, esistono forti divari territoriali, come un gap tra il nord-est più ricco e il centro più povero. Così le case in condizioni migliori si trovano maggiormente in Gallura, mentre nelle zone interne e nel nord est della Sardegna, c’è un maggior problema di povertà abitativa. Sassari, ad esempio, ha il 28,5% di edifici con stato di conservazione mediocre o pessimo. Tra questi il 22,7% è in stato mediocre e il 5,8% in stato pessimo.

In città il restante 71,5% degli edifici si divide tra stato buono (46,5%) e (25,0%) ottimo. La situazione a Sassari mostra un divario enorme con Olbia, porta della Gallura, dove l’85% degli edifici si trova in condizione buona o ottima e solo il 15% sono in stato mediocre o pessimo. Nel Sassarese la situazione peggiore si mostra in alcuni paesi. A Osilo solo il 54,9% delle case sono in stato buono o ottimo e il 45,1% si trova in condizione mediocre o pessima, questo ultimo è il 3,7%. A Torralba solo il 30,8% del patrimonio edilizio è buono o eccellente, ciò significa che il 69,2% delle case sono in condizioni cattive o mediocri.

Tra i comuni più grandi si distinguono Ozieri, con l’81% di case in buono o ottimo stato, contro il 19%; Alghero dove sono il 78,6%. Tra i più piccoli c’è Villanova Monteleone con il 93,4% delle case in ottimo o buono stato e Bulzi con una percentuale del 93,7%. Tuttavia, i dati se paragonati con quelli della Gallura mostrano un grande divario. Il che cela che dietro la povertà abitativa c’è indubbiamente un problema di natura economico. La città di Sassari, in particolare, mostra anche un altro effetto della povertà abitativa: quella dei dei senzatetto.

La città è tra quelle in Italia con il maggiore numero di “homeless”, Ma per fortuna un progetto dei Guardian Angels, con il supporto della popolazione ha fatto sì che queste persone oggi possano avere un tetto sotto la testa. Dall’altra parte della costa del Nord Sardegna, invece, la povertà abitativa si è tradotta nella difficoltà di trovare alloggi in affitti. Non solo per i costi alti, ma soprattutto per la presenza di un mercato di affitti stagionale. Il Comune di Olbia sta rispondendo a questa esigenza con un progetto che porterà nuovi alloggi, ovvero il PinQua. Che sorgerà nel Quartiere San Simplicio.

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