Polemiche in Consiglio comunale a Trieste per la cittadinanza onoraria alla Brigata Sassari.
Durante il Consiglio comunale di Trieste, di lunedì 18 settembre, è scoppiata una forte polemica, perché la maggioranza ha votato una delibera per conferire la cittadinanza onoraria triestina alla Brigata Sassari nel 103esimo anniversario. L’acceso confronto è stato trasmesso in diretta streaming.
L’assessore comunale di Trieste, Maurizio De Blasio, ha introdotto la delibera annunciando che: “è un onore portare all’attenzione del Consiglio la proposta di concedere alla Brigata Sassari la cittadinanza onoraria di Trieste. Il legame della nostra città con questo prestigioso reparto militare parte da lontano, dal valoroso comportamento nel Primo conflitto mondiale, dalle due medaglie d’oro dei due nostri concittadini, caduti eroicamente nelle file del 152esimo reggimento; infine dalla presenza più che decennale del reparto nella caserma di via Rossetti, che ha arricchito il nostro Comune”.
La delibera ha scatenato reazioni negative nella minoranza del Consiglio comunale della città capoluogo del FVG. Sul punto all’ordine del giorno è intervenuto il consigliere Stefan Cok, che ha dichiarato: “il mio timore è che questa delibera, per alcuni suoi contenuti e omissioni e per la tempistica per cui arriva in aula, potrebbe non riuscire nel suo obiettivo […]. Il senso del mio intervento è legato alla delibera che ne è conseguenza, che è evidentemente il modo in cui si ritiene che si valorizzi in modo adeguato tale legame. Sarebbe stato opportuno in fase di elaborazione della delibera chiedersi che significato avesse nel 2023 citare nelle premesse la guerra d’Africa. Forse ancora di più a Trieste un ragionamento su cosa significhi in questa città citare il fronte jugoslavo, durante la Seconda guerra mondiale, che hanno lasciato profonde lacerazioni nel territorio. La Sassari si trovava lì durante il secondo conflitto”.
La polemica.
Il consigliere si è poi lamentato che nella delibera manca una parte fondamentale, citando che la Brigata Sassari nel 10 settembre 1920, durante una manifestazione degli operai in sciopero a San Giacomo, la Sassari del Regio esercito fu coinvolta in un conflitto che causò un numero significativo di vittime al Rione San Giacomo. “Non posso dimenticare forse qualcuno di questi giovani – prosegue il consigliere -, fosse in contatto, nel 1919, l’anno prima, con un grande intellettuale importante per la Sardegna e per il mondo intero, Antonio Gramsci, per dire che no, la Sassari non avrebbe potuto sparare sugli operai a Torino e di questi contatti con Gramsci c’è traccia. Purtroppo fu ciò che avvenne nella nostra città l’anno successivo”. La minoranza ha chiesto il ritiro della delibera, proprio in riferimento a quell’episodio contro dei cittadini triestini. La delibera è stata respinta.