Consegnate ieri a Sassari derrate alimentari.
Campagna amica e Coldiretti in aiuto della Divina Provvidenza. Consegnati ieri a Sassari, nell’istituto fondato da padre Manzella, oltre 350 chili di derrate alimentari. Un’iniziativa solidale, e nazionale, nata dalla segnalazione del Comune che ha indirizzato i volontari verso l’ospizio di piazza sant’Agostino in gravi difficoltà da settimane. “Siamo molto grati – spiega l’assessore ai Servizi sociali Antonello Sassu -, per questo intervento, che segue quello già avvenuto qualche settimana fa”.
La donazione.
Proprio Sassu mette l’accento sul soccorso mirato in favore di chi ne ha maggiore bisogno. Infatti, oltre alla Divina Provvidenza, sempre ieri, sono stati donati altri pacchi anche alla Caritas, nella comunità di S’Aspru, nel centro d’accoglienza gestito dalle Figlie della carità e al comune di Uri. Ritornando all’ospizio sassarese, oltre alle cassette con pasta, polpa di pomodoro e altri prodotti, la generosità degli agricoltori sardi ha integrato il dono con 2700 uova e oltre 300 chili di frutta e verdura. “Siamo sempre pronti – rimarca Lucia Oggiano, responsabile Campagna amica per il Nord Sardegna – a dare il nostro contributo lì dove ci viene richiesto. Anche i cittadini possono aiutarci grazie all’iniziativa della Spesa Sospesa che facciamo ogni settimana nei mercati”.
Nessuna novità.
Intanto non si registrano ancora novità per la Casa della Divina Provvidenza. Dopo la comunicazione di fine aprile scorso, da parte del vicepresidente Andrea Pintus che informava i familiari che l’istituto, per ragioni economiche, non poteva più tenere gli ospiti, la situazione pare in stallo. Sarebbero una cinquantina gli anziani rimasti sui 75 di due settimane fa. Di due giorni fa la seconda ispezione, nel giro di un breve periodo di tempo, da parte dei Servizi sociali all’interno della struttura che, sempre secondo l’assessore Sassu, non ha riscontrato problemi particolari. Sempre l’amministrazione comunale, per bocca del sindaco Campus, nel corso dell’ultima seduta consiliare, aveva fatto intendere di aver chiesto alla Regione Sardegna di commissariare la Divina Provvidenza. Ma anche su quel fronte, a distanza di quasi dieci giorni, tutto tace ancora.