Come spiegare il coronavirus ai bambini.
“Quando al telegiornale hanno iniziato a raccontare del coronavirus ero un po’ spaventata ma mia mamma mi diceva di non preoccuparmi e che dovevamo seguire alcune piccole regole”. A scrivere il suo pensierino è Carla, 10 anni. Anche i bambini hanno le loro paure e fanno domande. Cerchiamo di approfondire l’argomento chiedendo a Giovanna Molotzu, psicoterapeuta di Sassari.
“Dai 3 anni in su, i bambini si rendono conto di ciò che succede attorno a loro, perciò è importante trovare il modo e il tempo di spiegare il nuovo coronavirus evitando notizie troppo difficili da capire. È perciò necessario ricordare che i telegiornali danno notizie che i bambini da soli non riescono a capire. Saranno i genitori a doverli guidare in questo passaggio, ascoltando domande e paure dei loro figli, cercando di dare risposte chiare e non allarmanti”, spiega Molotzu.
La professionista a questo punto affronta l’argomento in modo più specifico, dando alcuni suggerimenti: “Come esperta mi sento di dire che si può e si deve parlare ai bambini del coronavirus, ricordiamoci che loro sono preoccupati davanti a ciò che gli si nasconde o non gli viene spiegato. Per prima cosa occorre parlare delle norme igieniche da seguire sotto forma di gioco. Inoltre spiegare particolari comportamenti come non scambiare baci e abbracci. Noi abbiamo trovato simpatico rivedere il cartone animato anni 80 dal titolo Siamo fatti così, la puntata dove si parla di virus e anticorpi”
Alla fine si sente di dare un suggerimento a tutti i genitori e adulti che in questo periodo vivono nell’incertezza e hanno bisogno di una guida. “È importante trasmettere al bambino la possibilità di svolgere serenamente le sue attività in maniera protetta, fare un gioco con mamma e papà, preparare una torta, leggere un libro”.