A Sassari Consiglio comunale senza barriere.
I consiglieri del Partito Democratico di Sassari hanno proposto, nel corso dell’ultimo Consiglio comunale, di mettere in atto tutte le azioni che avviino un percorso per la promozione dell’inclusione a sostegno delle persone con disabilità uditiva durante le sedute del Consiglio. Ciò prevedendo la partecipazione di un interprete della lingua dei segni.
“La LIS (Lingua dei Segni Italiana) è la lingua usata dalle persone sorde e non udenti appartenenti alla Comunità Sorda Italiana ed è un sistema comunicativo che sfrutta il canale visivo-gestuale e che il lessico delle Lingue dei Segni permette di esprimere qualsiasi concetto, concreto e astratto – ha affermato la consigliera Carla Fundoni -. È una lingua espressione della cultura e delle tradizioni di una vera e propria minoranza linguistica, inserita in una maggioranza udente, ma ben distinta da essa. È perciò doveroso creare le condizioni per abbattere le barriere che impediscano a tutti i cittadini di poter essere partecipi delle scelte e delle decisioni che le pubbliche amministrazioni assumono”.
Secondo la consigliera Fundoni, che ha firmato la mozione insieme ai consiglieri Giuseppe Masala, Fabio Pinna e Giuseppe Mascia, occorrono maggiori sollecitazioni per colmare un gap che vede di fatto esclusi i cittadini affetti da disabilità uditiva, alla possibilità di partecipare fattivamente alle sedute del Consiglio comunale di Sassari.
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Piccata la risposta giunta a stretto giro di posta dall’assessore ai Servizi sociali, Antonello Sassu: “Nel mandato del 2005 feci la medesima proposta ritenendo necessaria l’eliminazione delle barriere rispetto alla comunicazione tra gli udenti e le persone sorde. Allora non venne presa in considerazione e, nella consiliatura successiva, presentai una mozione identica a quella della Fundoni che venne anch’essa bocciata. Venne proposto che, alle riprese televisive, fosse accompagnato uno del Lis e ancora una volta fu bocciata“. Poi l’affondo: “Onestamente la proposta fatta oggi non la trovo in linea con ciò che è accaduto dal punto di vista tecnologico. Non tutti nascono sordi e hanno avuto modo di partecipare ai corsi sulla lingua dei segni. Sarebbe più utile utilizzare i sottotitoli, come si fa con la televisione“.
Al termine della discussione, la consigliera Fundoni ha stralciato la parte sul Lis dicendosi favorevole ai sottotitoli. Soprattutto se a costo zero per l’amministrazione comunale. La mozione, infine, è stata votata ad ampia maggioranza.