Gli incontri per valorizzare la lingua e la cultura sassarese.
Alla presenza dei 50 iscritti, nella sala conferenze della biblioteca comunale in piazza Tola, martedì 12 settembre è partito il corso di lingua sassarese, parte del progetto di tutela e valorizzazione delle minoranze linguistiche proposto dal Comune di Sassari. Dopo i saluti dell’assessora alla Cultura Laura Useri e del dirigente Alberto Mura, la presidente dell’Istituto Camillo Bellieni Maria Doloretta Lai e il professor Mario Lucio Marras hanno illustrato le finalità, i contenuti e le modalità di svolgimento del corso.
Il manuale di riferimento sarà la proposta di standard ortografico presentato lo scorso ottobre dal Comune di Sassari ed elaborato dal gruppo di lavoro coordinato dal compianto professor Michele Pinna e composto dal professor Maurizio Virdis, il dottor Riccardo Mura ed il professor Mario Marras. ”Le prime tre ore di lezione sono scorse velocemente – ha commentato l’assessora Useri -, l’assemblea dei discenti ha partecipato attivamente, con l’auspicio che tale entusiasmo prosegua nei successivi incontri grazie anche ai diversi ospiti che verranno chiamati a svolgere degli approfondimenti, in particolare sulla cultura sassarese (teatro, musica e poesia)”.
“L’età media dei partecipanti è oltre i 50 anni, ma spicca la presenza di alcuni giovani – continua l’assessora -. L’auspicio, come è accaduto per il sardo, è che maturi una nuova consapevolezza circa l’importanza che ha la tutela di questa minoranza che è capace di comunicare pensieri che non necessariamente sono riconducibili alla “cionfra” o ad una risata. Il sassarese è infatti cultura, poesia, letteratura e musica ed è capace di esprimere con efficacia tutte le emozioni dell’animo umano”.
La biblioteca comunale in piazza Tola ospita attualmente lo sportello linguistico del sassarese, che sarà attivo fino al 31 dicembre 2023. Lo sportello è aperto al pubblico dal lunedì al venerdì dalle 9.30 alle 12.30. L’accesso è libero e gratuito. Il progetto è finanziato dalla Regione Sardegna per l’annualità 2022, a valere sui fondi della Legge regionale 22/2018.