Corteo studentesco a Sassari contro Meloni e pro Palestina

Il corteo studentesco a Sassari.

Venerdì anche a Sassari come in altre 40 città d’Italia gli studenti sono scesi in corteo con Fronte della Gioventù Comunista, Sa Domo de Totus e Giovani Palestinesi d’Italia per manifestare contro le politiche antipopolari e repressive che sta portando avanti il Governo Meloni, per condannare fermamente la complicità del Governo con il genocidio in Palestina e per denunciare i rapporti sempre più stretti che si sviluppano tra scuola e guerra.

“Gli studenti sono al fianco del popolo palestinese – dichiara Edoardo Mameli, studente del Liceo Azuni e militante del FGC -. Da oltre un anno Israele sta portando avanti un vero e proprio massacro che ha già causato più di 40mila morti, di cui la maggior parte sono donne e bambini e che ora rischia di trascinare tutto il Medio-Oriente in un’escalation bellica senza fine. Il Governo Meloni è complice di tutto questo, continuando a favorire gli interessi di aziende belliche italiane come Eni e Leonardo al costo della vita di migliaia di persone. Dalle scuole abbiamo deciso di dare una risposta forte e compatta contro il governo della guerra: fermiamo il genocidio!“.

“L’obiettivo della Riforma Valditara è quello di piegare sempre di più l’istruzione pubblica agli interessi delle aziende, incrementando la criminale misura dell’alternanza scuola-lavoro e punendo chiunque provi ad alzare la testa. Inoltre, con il continuo aumento degli accordi tra Ministero dell’Istruzione, aziende belliche e Ministero della Difesa, la guerra viene portata direttamente nelle scuole – sostiene Lorenzo Piu, che continua-. È inaccettabile che gli studenti vengano mandati a svolgere i propri percorsi di stage nelle basi militari e nelle aziende che producono le stesse armi con cui viene portato avanti il genocidio. Contro la riforma dell’Istruzione voluta dal Governo Meloni, contro il coinvolgimento italiano nella guerra imperialista, in solidarietà al popolo palestinese: diciamo basta alla scuola della guerra e dei padroni!”.

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