L’inaugurazione dell’anno accademico a Sassari.
Stamattina si è svolta cerimonia di inaugurazione del 458esimo anno accademico dell’Università di Sassari. “Anno di gaudio” come è stato definito. In prima fila le istituzioni e le alte cariche. La cerimonia si apre con il coro dell’Università di Sassari diretto dal maestro Laura Lombroni, segue una rappresentanza della banda della Brigata Sassari che suona l’inno nazionale, in uniforme storica.
Nell’aula magna dell’Ateneo sassarese intervengono il ministro dell’Università e della Ricerca Gaetano Manfredi , il Rettore Massimo Carpinelli e la portavoce dell’alto commissariato delle Nazioni Unite per i rifugiati Carlotta Sami, con un intervento intitolato “Rifugiati, la sfida dell’accesso all’istruzione superiore”.
Durante la cerimonia il Rettore ha pronunciato la tradizionale relazione di inizio anno accademico. Hanno preso la parola uno studente e un componente del Personale Tecnico amministrativo. In particolare Francesco Lugli, 22enne di Rimini, primo tra gli ammessi alla Scuola Superiore di Sardegna dell’Università di Sassari e Michela Patta, la più giovane neoassunta tra i dipendenti dell’Ateneo.
Nel tradizionale discorso il Rettore si è detto soddisfatto per l’aumento del 30% di immatricolati, e dei 58 corsi di laurea che l’ateneo offre: un fiore all’occhiello per Sassari e l’intera regione. La città è stata scelta come palcoscenico nazionale per parlare di progresso, inclusività, sostegno per le aree del Paese più disagiate.
Una giornata storica insomma, seppur non iniziata nel migliore dei modi , vista l’assenza del Presidente Mattarella per indisposizione. Non è mancata la goliardia del Pontefice Massimo dell’associazione Goliardica Turritana, Lorenzo Granieri, sua giovinezza pilandra primo “Lu Futtivecciu”, come si dice in sassarese. A Carlotta Sami è stato consegnato il sigillo dell’Università di Sassari come riconoscimento per il lavoro svolto.