In terza commissione si è discusso sui parcheggi Saba.
Matassa ingarbugliata quella dei parcheggi Saba a Sassari. E’ il direttore generale del Comune Claudio Castagna a sottolinearne i nodi stamattina a Palazzo Ducale nella terza commissione urbanistica. Una storia lunga 19 anni – nel 2004 il contratto firmato proprio da Castagna quand’era dirigente ai Lavori pubblici – e che concluderà nel 2029 la ventitrennale concessione all’azienda. Un accordo che, ricostruisce il dirigente, ha “visto negli anni diversi atti aggiuntivi sovrapporsi all’affidamento madre” appesantendo una materia che “non è stata gestita correttamente“. Serve un punto fermo e qualcuno l’ha già impresso la presente amministrazione Campus. “Abbiamo riscosso – sottolinea il direttore generale – un milione e 50mila euro di canoni dovuti al Comune non prelevati dal 2006 al 2018“. Ma in un rapporto “connotato con Saba dalla provvisorietà” emergono poi gli altri aspetti critici, in particolare sulle tariffe dei parcheggi che concessionaria e cittadini vorrebbero rivedere, chi al rialzo e chi al ribasso.
Il problema sta però nel numero degli stalli disponibili. “Da una previsione potenziale di 1184 posti di sosta in superficie siamo arrivati a 626 diminuiti per la Ztl, la dislocazione e altri motivi“. Questo si traduce in una perdita di redditività per Saba, il cosiddetto ‘margine operativo lordo’, che sta facendo suonare un campanello d’allarme. “Nel 2019 i ricavi della sosta in superficie sono stati 1milione240mila, 840mila euro nel 2020 dei lockdown, e poco più di un milione nel 2021″. Se a questi si tolgono il canone, il costo del personale e quelli d’esercizio, si rischia il rosso e l’impossibilità di diminuire le tariffe. La via d’uscita potrebbe essere realizzare altre aree di sosta come quella ipotizzata all’Auditorium i cui lavori peseranno sulle casse per più di 100mila euro circa. Intanto si sono recuperati 130 stalli dal terzo sottopiano del Palazzo Rosa “fermi dal 2015” arrivando così alla somma di 760 parcheggi complessivi a disposizione di Saba.
“Qualche idea per trovarne altri l’abbiamo – aggiunge Castagna – che lunedì prossimo incontrerà in videocall i vertici aziendali e di persona nei prossimi giorni. L’intento è chiudere “l’annosa vicenda senza toccare il livello occupazionale dei dipendenti” anche per quel che riguarda il terzo parcheggio previsto dal contratto originario e mai realizzato: “Da quel punto di vista Saba è inadempiente. Bisogna ora capire dove realizzare i lavori”. Poi in commissione scatta la guerra delle cifre e i toni si alzano. Mariolino Andria del gruppo misto di minoranza, tra i richiedenti della convocazione consiliare insieme al collega Francesco Ginesu e all’esponente di Sassari Civica Massimo Rizzu, ipotizza la risoluzione del contratto con Saba proponendo una gestione in house dei parcheggi. Una posizione che non convince Castagna così come altre proposte fatte. Intanto col passare dei minuti il dato tecnico finisce sommerso da quello politico e, alla fine, il neopresidente Christian Luisi decreta il rinvio della discussione, e della commissione, al momento in cui le interlocuzioni tra Comune e Saba saranno concluse.