Il Candeliere d’oro a don Gaetano Galia.
È stato un momento di grande emozione e riconoscimento quello vissuto lunedì a Sassari, dove don Gaetano Galia, salesiano di 64 anni, è stato insignito del Candeliere d’Oro. Questo premio, simbolo di merito e dedizione, celebra il suo straordinario impegno nella formazione e nella consulenza pedagogica, e il suo lavoro incessante per il benessere dei giovani e dei detenuti.
Don Gaetano Galia è un nome ben noto nella comunità sassarese, dove ha dedicato gran parte della sua vita a operare con passione e competenza. Il suo percorso è iniziato negli anni Novanta a Latte Dolce, un periodo in cui ha lavorato instancabilmente per offrire ai giovani a rischio un’alternativa concreta alla devianza. Nel 1998, ha avviato un progetto di accoglienza residenziale e semiresidenziale per minori in situazioni di marginalità e rischio di esclusione sociale. Questo progetto, che nel corso degli anni ha visto una significativa evoluzione, comprende oggi diverse strutture e iniziative, tra cui la cooperativa sociale “Il sogno” e la cooperativa “Differenze“, dedicate rispettivamente all’accoglienza di minori in difficoltà e all’inserimento lavorativo di soggetti svantaggiati.
Come cappellano del carcere di Bancali e referente della Pastorale penitenziaria in Sardegna, don Gaetano si è distinto per il suo approccio umanitario e per l’integrazione delle sue attività con i servizi e le istituzioni locali. Il suo lavoro è caratterizzato da una forte capacità di creare reti di collaborazione, unendo enti e servizi con l’obiettivo di prevenire e affrontare la marginalità sociale.
L’onorificenza del Candeliere d’Oro, assegnata per il suo eccezionale contributo al progresso sociale e culturale, è il riconoscimento di un impegno che si riflette nei valori della pastorale educativa di Don Giovanni Bosco. Il sacerdote è descritto come un “prete di strada”, impegnato a sostenere i giovani più difficili e a promuovere competenze trasversali di autonomia.
La commissione che ha deciso di premiare don Gaetano Galia include personalità come il sindaco Giuseppe Mascia, l’assessore alla Cultura Nicoletta Puggioni, il presidente dell’Intergremio Fabio Madau, il dirigente del settore Cultura Alberto Mura, e i storici e scrittori Antonello Mattone e Paolo Cau. Il giornalista e cultore della storia locale Cosimo Filigheddu ha completato la commissione che ha voluto riconoscere l’opera meritoria di don Gaetano.