Dopo l’ennesima violenza sugli animali la Canalis condivide una petizione.
Elisabetta Canalis è rimasta sconvolta dal gravissimo episodio avvenuto a Lanusei, dove alcuni minorenni hanno ucciso un gattino, lanciandolo dal ponte, anche perché il fatto si è consumato nella sua terra di origine, la Sardegna.
Poche ore fa la showgirl di Sassari aveva detto: “minorati, filmavano e ridevano. Che esempio dà la legge?”. Anche oggi la Canalis è tornata a parlare del fatto e ha condiviso anche la storia di un agnello torturato e ucciso da un giovanissimo. La stessa, condividendo i post della Lav (Lega anti vivisezione), ha fatto sapere ai followers che c’è una petizione che chiede al Governo di inasprire le tutele contro il maltrattamento degli animali, che in Italia sono troppo blande.
L’ex Velina di Striscia la Notizia si è unita a 142.000 firmatari, chiedendo ai suoi followers di unirsi a lei per condividere una battaglia urgente nel nostro Paese. Le associazioni animaliste, infatti, denunciano un’escalation crescente di abusi verso animali indifesi, anche a causa di un sistema legislativo troppo debole, che spesso lascia impuniti tali atti. ”La violenza sugli animali continua, l’Italia si indigna, ma la politica resta ferma”, si legge in uno dei post condivisi da Elisabetta.