La fine dell’anno non è una festa per tutti, la crisi degli indigenti a Sassari
di Antonio Piga
Per le feste di fine anno la gioia e la convivialità sembrano dominare le strade di Sassari, c’è un’altra realtà: quella degli indigenti. Le persone emarginate e i poveri assoluti. In questa città, sempre più colpita dalla crisi economica, i dati parlano chiaro: la Casa della Fraterna Solidarietà, un faro di speranza per molti, serve quotidianamente circa 300 pasti a chi vive ai margini della società. In un Natale che dovrebbe essere di festa, questi uomini e donne si trovano spesso dimenticati, mentre altri si godono le vacanze.
La Casa della Fraterna Solidarietà, guidata con passione dal Cavaliere Aldo Meloni, è molto più di una semplice mensa. Oltre alla somministrazione di pasti caldi, offre dolci natalizi, come panettoni, e servizi essenziali per i più bisognosi. Qui, non è raro trovare vestiario per gli indigenti, compresi abiti per gli sposi, e un vero e proprio studio odontotecnico, dove vengono curate le esigenze di salute orale di chi non può permettersi nemmeno una dentiera.
Ma non si ferma qui l’impegno della Casa. Grazie all’accordo stipulato dal Cavaliere Meloni con due farmacie locali, è possibile fornire medicinali a chi riceve le ricette bianche e non ha le risorse per acquistarli. “La fame, anche d’agosto, non va in ferie,” ripete Meloni, sottolineando l’importanza di un servizio che non conosce soste. La Casa è sempre aperta, anche nei mesi estivi, grazie al lavoro instancabile di circa 30 volontari, che si alternano in turni per garantire un supporto costante a chi ha più bisogno.
Una storia lunga 18 anni
“Questo progetto è nato 18 anni fa”, racconta Meloni. “È stato un percorso difficile, fatto di solitudine e sacrifici, reso possibile grazie alle donazioni del 5 per mille e alla generosità di cittadini privati.” Oggi, grazie a un fruttuoso rapporto con un fornitore del mercato ortofrutticolo di Sassari, la Casa riesce a garantire frutta e verdura fresche a tutti i suoi utenti.
In un Natale che dovrebbe essere all’insegna della condivisione, è fondamentale ricordare chi vive in condizioni di indigenza. La Casa della Fraterna Solidarietà rappresenta una risposta concreta a una situazione critica, un luogo dove ognuno è accolto con dignità e rispetto. L’invito è chiaro: non dimentichiamo i nostri concittadini più vulnerabili, ma al contrario, uniamoci per offrire loro un segno di speranza e solidarietà.
In questo spirito di comunità, ogni piccolo gesto conta. Che sia una donazione, un po’ di tempo da dedicare come volontario o semplicemente un pensiero gentile, tutti possiamo contribuire a rendere queste feste di fine anno un po’ più luminose per chi vive nel buio dell’emarginazione.