L’autopsia stabilirà come è stata uccisa Francesca Deidda.
Ormai agli inquirenti il quadro è chiaro, ma Igor Sollai, il marito di Francesca Deidda, continua a dichiararsi innocente. La 42enne, dopo intense ricerche è stata trovata cadavere nelle campagne di San Sperate dopo la sua scomparsa a maggio.
L’uomo dice di essere estraneo alla vicenda, eppure per gli inquirenti sono tante le prove di colpevolezza. Prima i messaggi mandati dal telefono della moglie, poi il sangue nell’auto e, recentemente, il ritrovamento di abbondanti tracce ematiche sul divano. Sia il veicolo di Francesca che il divano erano stati messi in vendita da Sollai. Per quanto riguarda il veicolo l’uomo aveva detto al suo acquirente di lavare bene il sedile, dove era presente del sangue.
I suoi legali, Carlo Demurtas e Laura Pirarba, sono andati a trovarlo in carcere stamattina per comunicargli gli esiti degli esami del Ris sul divano nella casa di via Monastir, a San Sperate. Tuttavia, continua a dichiararsi innocente. Un atteggiamento quasi singolare di fronte a quelle che secondo gli inquirenti sono ormai prove schiaccianti che l’uomo ha ucciso Francesca Deidda, probabilmente colpendola sulla testa con un oggetto pesante.
Sollai si trova a Uta con l’accusa non solo di omicidio volontario, ma anche di occultamento di cadavere. Intanto le tracce di sangue sul divano e sull’auto in uso a Francesca Deidda saranno analizzate dagli specialisti dei carabinieri del Ris. La settimana prossima, con l’esecuzione dell’autopsia, si saprà come è morta la 42enne.