Garante dei detenuti di Sassari senza Green Pass: “Deve dimettersi”

Il centrosinistra contro il garante dei detenuti di Sassari.

“Chiediamo la revoca immediata del garante dei detenuti dal suo ruolo, evidentemente esaurito forse già all’atto della sua elezione per mancanza dei requisiti, che non merita certamente questo pressappochismo”. Così i consiglieri comunali del centrosinistra, a Sassari, commentano con sgomento e preoccupazione le dichiarazioni rilasciate da Antonio Unida, garante dei detenuti nel carcere di Bancali.

L’affondo.

“Nonostante riteniamo che tutti i cittadini e le cittadine debbano poter scegliere liberamente se sottoporsi o meno a vaccinazione anti-Covid, allo stesso modo riteniamo che chiunque ricopra un incarico pubblico sia tenuto a rispettare le normative vigenti ed i doveri che da esse ne scaturiscono – affermano i consiglieri -. Nel caso specifico l’attuale garante, in totale libertà, ha deciso di non sottoporsi a vaccinazione anti-Covid e non ricorrere all’utilizzo di tamponi. Di conseguenza non può accedere alla casa circondariale poiché privo di Green Pass. La sua decisione ed il suo comportamento confliggono inequivocabilmente col regolamento che disciplina i ruoli, i compiti, i diritti ed i doveri del garante”.

• Il garante dei detenuti lasciato fuori dal carcere di Sassari, è senza Green pass: “Mi vaccino al mare”.

Il contrasto al regolamento.

Gli stessi consiglieri, Giuseppe Masala, Fabio Pinna, Giuseppe Mascia, Carla Fundoni del Partito Democratico, Marco Dettori e Mariano Brianda di Futuro Comune, come Lello Panu di Italia in Comune, mettono l’accento sul contrasto alle normative: “Eccepiamo inoltre che in alcune sue dichiarazioni, lo stesso garante, afferma di aver svolto il ruolo di istruttore di body building all’interno della struttura e di essersi più volte allenato con i detenuti. Tutto questo in evidente contrasto col regolamento. È chiara e nota oramai ai più la totale inadeguatezza dell’attuale garante a ricoprire quel ruolo affidatogli scientemente dalla maggioranza civica. La stessa maggioranza che ora deve prendersi la responsabilità della scelta effettuata e per la quale noi ci trovammo in totale disaccordo”.