Giorno della Memoria, Sassari ricorda Zaira Coen

La celebrazione del Giorno della Memoria a Sassari.

Anche quest’anno Sassari ha commemorato le vittime della Shoah con una serie di iniziative, culminate questa mattina con la seduta solenne del Consiglio comunale. Le celebrazioni sono cominciate di prima mattina con un momento di raccoglimento al numero 28 di piazza d’Italia, dove si trova la “pietra d’inciampo” posta nel 2021 a opera del club Inner Wheel Sassari Castello che l’ha poi donata al Comune e dunque all’intera comunità.

Zaira Coen Righi, era una docente del liceo Azuni di origine ebrea, nel 1944 fu deportata ad Auschwitz dove morì nei forni crematori. La pietra era stata posizionata di fronte alla casa in cui abitava la docente, in piazza d’Italia. L’Amministrazione aveva patrocinato e partecipato all’iniziativa, grazie alla quale Sassari ha avuto la prima “pietra d’inciampo” della Sardegna. Al momento di raccoglimento hanno partecipato la prefetta di Sassari Grazia La Fauci, il sindaco Giuseppe Mascia, l’amministratore straordinario della Città Metropolitana di Sassari Gavino Arru, la vice presidente del Consiglio comunale Chiara Musio, una rappresentanza dell’associazione Inne Wheel, componenti del Consiglio, della Giunta, autorità, cittadine e cittadini.

Le celebrazioni sono proseguite a Palazzo Ducale, con la seduta solenne del Consiglio comunale, i cui lavori sono stati coordinati dalla vice presidente Chiara Musio che ha anche tenuto il discorso di apertura. Sono seguiti gli interventi del sindaco Giuseppe Mascia, di Walter Pani per la maggioranza e di Alessandro Paoni per l’opposizione. Franco Uda, presidente Arci Nord Sardegna, ha poi illustrato il progetto “Promemoria_Auschwitz – Viaggi della memoria”. Il Comune di Sassari – ancora una volta – ha infatti promosso e realizzato in collaborazione con Arci Sardegna e l’associazione Deina il progetto e quest’anno ha raddoppiato le borse, consentendo a 14 giovani di partire. L’obiettivo principale dell’iniziativa è l’educazione alla conoscenza della seconda guerra mondiale e della Shoah, alla partecipazione attiva e responsabile del proprio territorio e all’impegno nel quotidiano. Consiste in un viaggio in treno a Cracovia per visitare i campi di concentramento di Auschwitz – Birkenau.

A seguire, la parola è passata a Barbara Chessa, tutor del progetto, a Ilaria Mulas e a Bruno Mele, partecipanti dell’edizione 2025, che domani partiranno per vivere questa toccante e formativa esperienza.

Al Consiglio comunale sono stati invitate le autorità del territorio e le associazioni che quotidianamente lavorano per mantenere vivo il ricordo di quel genocidio di cui furono vittime oltre 15 milioni di persone. Tra queste, Arci, Anpi, Emergency, Amnesty, Ponti non Muri, Diritti al cuore, Convenzione dei diritti nel Mediterraneo, Inner Wheel e Istituto sardo per la storia dell’antifascismo e della società contemporanea (Issasco). La seduta è stata trasmessa in streaming e poi caricata sul sito www.comune.sassari.it .

All’ingresso di Palazzo Ducale per tutta la settimana è presente un’installazione che rappresenta i simboli della deportazione degli ebrei nel campo di concentramento di Auschwitz, in particolare il binario 21 e le valigie di alcuni testimoni sopravvissuti (Liliana Segre, Primo Levi e Liliana Coen di cui abbiamo la pietra d’inciampo nella nostra città in Piazza d’Italia ). È esposta anche la Torah realizzata dai bambini delle classi quinte dell’istituto comprensivo Monte Rosello Alto, nel 2017/2018.

Prosegue nella biblioteca comunale in piazza Tola fino alla fine della settimana una mostra bibliografica con percorsi di lettura a tema, che comprendono diari e memorie delle vittime della Shoah, testi per ragazzi, fumetti e graphic novel e una ricca filmografia.

Conclude il programma delle iniziative, il 30 gennaio alle 18.30 negli spazi dell’Ex Ma.Ter., lo spettacolo teatrale, dell’associazione Pane & Cioccolata, “Storia di un uomo magro” tratto da “La ghianda è una ciliegia” di Giacomo Mameli.

Anche quest’anno Sassari ha commemorato le vittime della Shoah con una serie di iniziative, culminate questa mattina con la seduta solenne del Consiglio comunale. Le celebrazioni sono cominciate di prima mattina con un momento di raccoglimento al numero 28 di piazza d’Italia, dove si trova la “pietra d’inciampo” posta nel 2021 a opera del club Inner Wheel Sassari Castello che l’ha poi donata al Comune e dunque all’intera comunità. Zaira Coen Righi, era una docente del liceo Azuni di origine ebrea, nel 1944 fu deportata ad Auschwitz dove morì nei forni crematori. La pietra era stata posizionata di fronte alla casa in cui abitava la docente, in piazza d’Italia. L’Amministrazione aveva patrocinato e partecipato all’iniziativa, grazie alla quale Sassari ha avuto la prima “pietra d’inciampo” della Sardegna. Al momento di raccoglimento hanno partecipato la prefetta di Sassari Grazia La Fauci, il sindaco Giuseppe Mascia, l’amministratore straordinario della Città Metropolitana di Sassari Gavino Arru, la vice presidente del Consiglio comunale Chiara Musio, una rappresentanza dell’associazione Inne Wheel, componenti del Consiglio, della Giunta, autorità, cittadine e cittadini.

Le celebrazioni sono proseguite a Palazzo Ducale, con la seduta solenne del Consiglio comunale, i cui lavori sono stati coordinati dalla vice presidente Chiara Musio che ha anche tenuto il discorso di apertura. Sono seguiti gli interventi del sindaco Giuseppe Mascia, di Walter Pani per la maggioranza e di Alessandro Paoni per l’opposizione. Franco Uda, presidente Arci Nord Sardegna, ha poi illustrato il progetto “Promemoria_Auschwitz – Viaggi della memoria”. Il Comune di Sassari – ancora una volta – ha infatti promosso e realizzato in collaborazione con Arci Sardegna e l’associazione Deina il progetto e quest’anno ha raddoppiato le borse, consentendo a 14 giovani di partire. L’obiettivo principale dell’iniziativa è l’educazione alla conoscenza della seconda guerra mondiale e della Shoah, alla partecipazione attiva e responsabile del proprio territorio e all’impegno nel quotidiano. Consiste in un viaggio in treno a Cracovia per visitare i campi di concentramento di Auschwitz – Birkenau.

A seguire, la parola è passata a Barbara Chessa, tutor del progetto, a Ilaria Mulas e a Bruno Mele, partecipanti dell’edizione 2025, che domani partiranno per vivere questa toccante e formativa esperienza.

Al Consiglio comunale sono stati invitate le autorità del territorio e le associazioni che quotidianamente lavorano per mantenere vivo il ricordo di quel genocidio di cui furono vittime oltre 15 milioni di persone. Tra queste, Arci, Anpi, Emergency, Amnesty, Ponti non Muri, Diritti al cuore, Convenzione dei diritti nel Mediterraneo, Inner Wheel e Istituto sardo per la storia dell’antifascismo e della società contemporanea (Issasco). La seduta è stata trasmessa in streaming e poi caricata sul sito www.comune.sassari.it .

All’ingresso di Palazzo Ducale per tutta la settimana è presente un’installazione che rappresenta i simboli della deportazione degli ebrei nel campo di concentramento di Auschwitz, in particolare il binario 21 e le valigie di alcuni testimoni sopravvissuti (Liliana Segre, Primo Levi e Liliana Coen di cui abbiamo la pietra d’inciampo nella nostra città in Piazza d’Italia ). È esposta anche la Torah realizzata dai bambini delle classi quinte dell’istituto comprensivo Monte Rosello Alto, nel 2017/2018.

Prosegue nella biblioteca comunale in piazza Tola fino alla fine della settimana una mostra bibliografica con percorsi di lettura a tema, che comprendono diari e memorie delle vittime della Shoah, testi per ragazzi, fumetti e graphic novel e una ricca filmografia.

Conclude il programma delle iniziative, il 30 gennaio alle 18.30 negli spazi dell’Ex Ma.Ter., lo spettacolo teatrale, dell’associazione Pane & Cioccolata, “Storia di un uomo magro” tratto da “La ghianda è una ciliegia” di Giacomo Mameli.

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