Le opere al teatro Astra di Sassari.
Prenderà il via al teatro Astra giovedì 13 ottobre alle 20 “I grandi personaggi di Sassari“. La nuova rassegna teatrale della Compagnia Teatro Sassari, realizzata con il sostegno della Regione, Comune di Sassari e Fondazione di Sardegna riporta alla luce le vicende della città ricostruendo le biografie di personaggi emblematici e in alcuni casi poco conosciuti del suo passato. Ogni spettacolo sarà preceduto da presentazioni di libri, incontri e dibattiti che inquadreranno da un punto di vista storico-politico i personaggi narrati che “ritornano in vita” attraverso il teatro. A scrivere i testi di questo originale progetto è Cosimo Filigheddu giornalista e autore che attingendo da un personale e minuzioso percorso di ricerca su personaggi e vicende legati alla storia di Sassari ha scritto negli ultimi anni diverse opere teatrali quasi tutte portate in scena dalla Compagnia Teatro Sassari. Su questi temi Filigheddu ha scritto anche diversi libri.
Il suo ultimo romanzo “La guerra di Pasca” è stato pubblicato da Il Maestrale pochi giorni fa e sarà presentato il 13 ottobre alle 20 all’Astra dello scrittore Alessandro Deroma proprio per inaugurare la rassegna di Teatro Sassari. L’occasione è a dir poco perfetta perché “I grandi personaggi di Sassari” si apre proprio con uno spettacolo scritto da Filigheddu “La partenza di Enrico” dedicato alla figura di Enrico Berlinguer e diretto da Mario Lubino che cura la regia e la messa in scena anche delle altre pièce de “I grandi personaggi di Sassari” . “Berlinguer è naturalmente il più vicino ai nostri sentimenti – dice Filigheddu – dei quattro personaggi di questa rassegna. Mi riempie quindi di emozione che la mia commedia “La partenza di Enrico” sia preceduta dalla presentazione del romanzo che ho appena ultimato “La guerra di Pasca” che vede i giovani Enrico Berlinguer e Antonio Pigliaru personaggi principali di una storia ambientata in una Sassari sospesa tra guerra e speranza di pace, miseria e voglia di riscatto, spie e poliziotti di un’Italia divisa in due. Il comunista Berlinguer e il fascista (ancora per poco) Pigliaru scoprono che ciò che in questo dopoguerra quasi onirico unisce due ragazzi coraggiosi e intelligenti è più di quanto li divida”. Lo spettacolo in scena già presentato con successo nei mesi scorsi ricostruisce invece l’ultimo giorno di Enrico Berlinguer a Sassari prima della sua definitiva partenza verso Roma e verso il Partito, alla fine del 1944, all’età di 22 anni. Sul palco: Teresa Soro, Alessandra Spiga e Alberto Lubino nel ruolo di Berlinguer.
Giovedì 27 ottobre alle 20 il monologo di Cosimo Filigheddu interpretato da Mario Lubino “Il conte di Moriana” farà conoscere al pubblico la vicenda storica e umana di Placido Benedetto di Savoia. Figlio di Vittorio Amedeo Terzo di Savoia e della Principessa Maria Antonia Ferdinanda di Spagna il Conte di Moriana fu governatore di Sassari fino alla sua misteriosa morte avvenuta il 29 ottobre 1802, a soli 36 anni. Il Conte morì subito dopo la barbara uccisione del giacobino Francesco Cillocco, giustiziato anche per suo ordine. Lo spettacolo rievoca la sua vita da un punto di vista inusuale e privato in cui emergono tratti essenziali del suo carattere, pieno di contraddizioni, in cui si mescolano viltà e senso del dovere. Prima dello spettacolo si terrà una presentazione che inquadrerà il personaggio nelle vicende storico-politiche dell’epoca a cura della criminologa e ricercatrice storica dottoressa Lorena Piras.
Ancora meno note saranno le vicende narrate nella pièce in scena Giovedì 24 novembre 2022 – ore 20 dal titolo “Misuraca, l’architetto in camicia nera” per la regia di Mario Lubino con Alessandra Spiga, Mario Lubino, Michelangelo Ghisu, Paolo Colorito. La pièce di Filigheddu ha come protagonista Eugenia Santini, moglie del grande architetto del regime fascista Angelo Misuraca. Nato a Roma nel 1893, giunto a Sassari da Genova nel 1929, l’architetto caratterizzò in breve tempo un periodo urbanistico estremamente importante della rivoluzione edilizia di propaganda e diventando un personaggio emblematico della classe dirigente. Coerente con le proprie idee rimase fedele al fascismo anche dopo il 25 luglio 1943 e finì per essere arrestato con l’accusa di cospirazione finalizzata alla ricostituzione del partito fascista. Condannato ad un anno e otto mesi morì, in circostanze misteriose poco dopo la sentenza, forse per una malattia pregressa aggravata dalle condizioni precarie della detenzione. Precede lo spettacolo una presentazione di inquadramento storico-politico e cenni biografici a cura dell’editore e giornalista Alberto Pinna.
Rievoca invece il rapporto tra due noti sassaresi i fratelli Tola lo spettacolo “Perdona, Efisio. Tuo fratello Pasquale” in scena il 19 gennaio alle 20. La regia di Mario Lubino segue il testo di Filigheddu in un racconto in cui Pasquale Tola ormai vecchio, alla soglia della morte, dialoga con il figlio e rievoca la morte di suo fratello Efisio, mazziniano, fucilato nel 1833 a Chambéry su ordine di Carlo Alberto. Per quasi tutta la vita Pasquale Tola, funzionario e politico, fedele alla monarchia, cercò di dimenticare l’imbarazzante parentela sino alle soglie della vecchiaia quando dopo un’attenta riflessione vide con occhi nuovi l’intera vicenda e scoprì l’affetto e l’ammirazione che nutriva nei confronti del fratello che, per le proprie idee, affrontò la morte. Precede lo spettacolo una presentazione di inquadramento storico-politico e cenni biografici a cura dello storico Antonello Mattone.
Per tutte le giornate è previsto un matinée alle ore 11 per le scuole medie e superiori, con ingresso gratuito, previo contatto con la segreteria organizzativa per le prenotazioni. L’ingresso alle serate è libero.