La palestra del liceo Azuni di Sassari intitolata al compianto avvocato Mundula

L’intitolazione della palestra a Sassari.

Il liceo Azuni di Sassari ha intitolato la palestra dei corsi musicale e coreutico della sede di via de Carolis a Stefano Mario Mundula, docente, dirigente scolastico e avvocato scomparso due anni fa quasi 90enne.

La cerimonia religiosa.

In sua memoria, durante una cerimonia seguita ad un breve rito religioso officiato da don Massimiliano Salis, parroco della chiesa di “Mater Ecclesiae”, presenti i familiari, alcune autorità cittadine e rappresentanti delle istituzioni scolastiche, è stata scoperta una targa posta all’ingresso della palestra che lo stesso Mundula aveva fatto realizzare quando l’edificio ospitava l’Istituto Professionale per il Commercio, del quale era stato preside per ben 34 anni.

La volontà del preside.

All’evento, fortemente voluto dal dirigente scolastico Roberto Cesaraccio alla vigilia del suo pensionamento e condiviso dagli organi collegiali del liceo Azuni, ha fatto da cornice l’esibizione dell’ orchestra d’archi degli studenti del liceo musicale, diretta dal docente Alessio Manca, e di alcune danzatrici del liceo coreutico coordinate dalla docente Alessandra Biancareddu.

Il forte legame con lo sport.

È stato sottolineato il profondo legame fra Stefano Mario Mundula e i mondi della scuola e dello sport, ricordando tra i suoi incarichi la presidenza a capo della società sportiva “Studium et Stadium” dal 1970 al 1990 e l’attivissimo ruolo di assessore alla cultura e allo sport del Comune di Sassari tra il 1985 e il 1990, in coincidenza con il secondo mandato da consigliere comunale. Una particolare attenzione all’ambito sportivo Mundula l’ha sempre avuta anche durante la sua presidenza dell’Aci di Sassari, dal 1996 al 2016, battendosi con grande energia per il ritorno sugli sterrati isolani di due eventi motoristici di altissimo livello come il Rally di Sardegna e il Rally Costa Smeralda.

Il ricordo del dirigente scolastico.

“Una grande parte della sua vita professionale, nonostante gli altri importanti impegni – ha precisato Roberto Cesaraccio – Stefano Mario Mundula l’ha sempre dedicata proprio alla scuola, prima come insegnante di materie giuridiche ed economiche e poi da dirigente scolastico, in oltre quarant’anni di attività che lo hanno visto sempre attento e disponibile nei confronti dei docenti, dei vari operatori scolastici e soprattutto degli alunni, molti dei quali hanno continuato ad avere in lui un punto di riferimento anche dopo aver concluso gli studi”.

Un uomo di grande valore umano e professionale.

Nella didattica come docente, e nella gestione della scuola come preside, Mundula ha portato anche la sua esperienza di giurista, iscritto dal 1956 al Consiglio dell’Ordine Forense di Sassari che nel 2006 gli aveva consegnato una targa in occasione dei 50 anni di appartenenza all’organismo di categoria, un anno dopo aver ricevuto la prestigiosa onorificenza di Cavaliere della Repubblica. Il liceo Azuni ha voluto ricordare Stefano Mario Mundula, uomo colto ed arguto, con uno spiccato senso dell’ironia e una notevole capacità oratoria, anche con un suo famoso motto inciso sulla targa di commemorazione che, riferito a se stesso ma consigliato a tutti, recita testualmente “Poco se mi considero, molto se mi confronto”.

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