L’intervento dell’Aou di Sassari sulle limitazioni delle visite ai parenti.
L’Azienda ospedaliero universitaria di Sassari interviene sulle limitazioni alle visite dei parenti ai pazienti ricoverati.
“L’adozione di limitazioni alle visite dei parenti in ospedale è da ricondurre alla necessità di tutelare la salute e la sicurezza dei pazienti ricoverati, in particolare quelli maggiormente fragili e vulnerabili. Comprendiamo le preoccupazioni dei parenti dei degenti ma, a salvaguardia della salute dei pazienti e degli operatori, non possiamo consentire e accettare un rischio così elevato come pone la pandemia da coronavirus”.
“Il responsabile della struttura – aggiunge la direzione – può valutare e decidere, per pazienti che versano in particolari condizioni cliniche, che il ricoverato abbia il conforto di un parente, mantenendo sempre un’attenta vigilanza affinché l’accesso avvenga con tutte le cautele possibili”.
L’Aou di Sassari è costituita da oltre 800 posti letto tra degenze ordinarie e day-hospital con una presenza giornaliera media di oltre 720 pazienti (per una degenza media di circa 8 giorni) che, nel periodo estivo, sono saliti al di sopra dei 780.
«È facile comprendere – prosegue – che far entrare un parente per ogni paziente implicherebbe l’ingresso in struttura di circa 800 persone in più ogni giorno, che andrebbero ad aggiungersi agli oltre 2.500 dipendenti e ai circa 700 pazienti che vengono visitati giornalmente negli ambulatori dell’ospedale. Si creerebbero, così, affollamento gli ingressi e assembramenti all’esterno dei reparti, impedendo di fatto il mantenimento delle misure necessarie al contenimento della diffusione del virus all’interno di una struttura delicata come l’ospedale».
La direzione dell’Aou sottolinea anche che non sarebbe neanche ipotizzabile la realizzazione di tamponi giornalieri a un così ampio numero di persone, anche in considerazione dell’attività svolta dal laboratorio di Microbiologia, già impegnato quotidianamente nell’attività di analisi e processamento di test molecolari provenienti dall’intero territorio del Nord Sardegna, oltre che per i pazienti in day hospital, in pre-ricovero e per gli operatori sanitari.