L’ex aspirante sindaco Lucchi sui primi 100 giorni di Mascia
“Non ha ancora fatto nulla di concreto”, il leader dell’opposizione Nicola Lucchi boccia i primi 100 giorni di Giuseppe Mascia da sindaco di Sassari. “Sono consapevole del fatto che ci fossero diversi impegni, come l’organizzazione dei Candelieri, e l’estate di mezzo: ma non ha fatto nulla”, commenta. Lucchi era candidato sindaco in continuità con l’uscente Nanni Campus e per lui la partenza sarebbe potuta essere più agile. “Per certi versi è troppo presto giudicarli, io avrei potuto continuare il lavoro già avviato e loro partono da zero”, ammette il leader dei Civici. “Probabilmente sarà necessario aspettare gennaio per dare un giudizio completo nel merito perché quasi tutti gli assessori e i consiglieri sono alla prima esperienza amministrativa – continua -. Anche Mascia si confronta per la prima volta con un ruolo diverso”.
Al netto dei tempi tecnici per il cambio di bandiera sopra Palazzo Ducale, Nicola Lucchi sostiene che il primo cittadino avrebbe potuto fare di più. “Almeno qualcosa – precisa -. Non ha ancora dato nessuna indicazione in tema di urbanistica, non è ancora intervenuti sui dirigenti e sulla macrostruttura. Non abbiamo ancora discusso in Aula le linee programmatiche del sindaco, questa è una scadenza semplice e sarebbe dovuto avvenire all’inizio di agosto. Probabilmente riusciremo a parlarne in Consiglio nei prossimi giorni”.
Secondo Lucchi non c’è ancora stato nulla sul piano operativo, ma anche su quello dei progetti. “Il sindaco deve avere degli orizzonti, anche sogni o ambizioni: avrebbe potuto proporre un ponte con l’Asinara o qualche altra suggestione – estremizza Lucchi -. Invece portano avanti i nostri buoni progetti, quelli che se fossero stati all’opposizione avrebbero comunque contestato”.
Cosa avrebbe potuto fare in questi il sindaco Giuseppe Mascia in questi primi cento giorni dall’elezione? “Dare continuità agli interventi sulle strade, abbiamo investito milioni sulla sicurezza tra asfalto, Zone 30 e attraversamenti rialzati e poi si è fermato tutto – risponde Nicola Lucchi -. Parte dei 4,5 milioni dell’assestamento di bilancio avrebbe potuto destinarli a portare avanti questi interventi. Avrebbe potuto rilanciare l’urbanistica o prendere una posizione più chiara sul tema delle pale eoliche. Sassari è la seconda città della Sardegna e deve guadagnarselo questo ruolo. Aspettiamo, ma sono disarmato“.