Il paziente malato di Sla di Sassari non può usare il puntatore oculare.
Ha fatto scalpore la vicenda del malato di Sla di Sassari che da un anno attende la sua macchina per parlare. La Asl di Sassari ha voluto fare chiarezza sul caso sollevato dalla consigliera regionale Desirè Manca. L’azienda sanitaria ha fatto sapere che il 48enne è seguito dalla Struttura di Anestesia Territoriale e Cure Palliative della Asl di Sassari dal 2020.
Il suo percorso assistenziale prevede visite domiciliari giornaliere da parte del personale infermieristico e visite mediche settimanali, personalizzate in base alle sue esigenze. Pertanto, non è vero che il paziente e i suoi familiari siano stati lasciati soli dall’azienda sanitaria. Inoltre, non è corretto affermare che il paziente sia in attesa da un anno di un comunicatore.
Il 5 febbraio 2020, il paziente ha ricevuto un comunicatore a puntamento oculare dopo una visita specialistica e un test tecnico del macchinario. Questo dispositivo gli ha consentito di comunicare con il mondo esterno. Purtroppo, all’inizio del 2023, il paziente ha riscontrato difficoltà nell’utilizzo dell’apparecchiatura. Sono state eseguite diverse prove del sistema di comunicazione da parte delle aziende specializzate nei puntatori oculari il 11, 15, 18 e 31 maggio, ma tutte hanno evidenziato l’impossibilità di utilizzare i diversi dispositivi oculari a disposizione della Asl di Sassari.
Di recente, su richiesta dei familiari e grazie alla collaborazione tra Aou e Asl, il paziente è stato sottoposto a una visita specialistica presso la Clinica Oculistica dell’Università di Sassari. Questa visita ha confermato la diagnosi già comunicata precedentemente dalla Asl ai familiari, ovvero il peggioramento della patologia muscolare agli occhi che rende impossibile l’utilizzo del puntatore oculare e, di conseguenza, dei comunicatori da parte del paziente.
La Direzione Aziendale della Asl di Sassari ha tempestivamente informato la consigliera Manca sulle condizioni di salute del paziente e sulle problematiche relative al bulbo oculare che impediscono l’uso dei puntatori oculari. È importante sottolineare che, nonostante l’assistenza fornita dalla Asl, il paziente soffre di una patologia degenerativa progressiva che, nel tempo, porta a un peggioramento irreversibile della qualità della vita. Pertanto, è falso affermare che la situazione possa essere risolta rapidamente, poiché nessun comunicatore oculare attualmente disponibile può essere utilizzato dal paziente. Come sempre, la Asl di Sassari invita coloro che ricoprono ruoli istituzionali a una comunicazione corretta e precisa in merito a casi e tematiche delicate e altamente sensibili come quello in questione.