La mascherina torna obbligatoria a Sassari.
L’uso della mascherina è obbligatorio 24 ore su 24, sino al 7 settembre, nel territorio comunale di Sassari, anche all’aperto nei luoghi in cui è più difficile mantenere il distanziamento interpersonale fondamentale per il contrasto al coronavirus. È quanto dispone la nuova ordinanza firmata oggi dal vicesindaco Gianfranco Meazza e sarà in vigore dal 30 agosto al 7 settembre.
Il provvedimento è stato adottato per limitare la possibilità di diffusione del virus SARS-COV -2, viste le presenze sul territorio e il rischio di assembramenti nei luoghi sia al chiuso sia all’aperto, anche in considerazione dell’andamento dei flussi turistici e da cui ne può scaturire una oggettiva difficoltà a mantenere il distanziamento.
L’ordinanza sottolinea anche come “la situazione di possibile affollamento, allo stato attuale, non è limitata o limitabile solo alle giornate e alle ore serali ma è rinvenibile tutti i giorni e per l’intero arco della giornata”.
L’utilizzo delle mascherine è in grado di ridurre drasticamente la propagazione di goccioline da parte di individui infetti, di quelli con sintomi lievi sottovalutati o di quelli asintomatici, riducendo nella sostanza la carica virale di una probabile infezione. L’amministrazione comunale ha dunque ritenuto di dover integrare “opportuni e cautelativi dispositivi allo scopo di adottare strumenti efficaci in relazione alla peculiarità che caratterizzano questo territorio tenuto conto della evoluzione e rischio di incremento del contagio nell’ultimo periodo”.
Per questo, “tenuto conto della necessità di ricorrere al potere contingibile e urgente, allo scopo di contrastare la diffusione dell’emergenza epidemiologica, adottando misure efficaci di contenimento della propagazione del virus, a tutela della salute dei cittadini” l’ordinanza dispone che “dal 30 agosto e fino al 7 settembre è fatto obbligo sull’intero territorio comunale di usare mascherine quali protezione delle vie respiratorie anche all’aperto, negli spazi di pertinenza dei luoghi e locali aperti al pubblico nonché negli spazi pubblici (piazze, slarghi, vie, parchi) laddove per la natura, idoneità e caratteristiche fisiche di detti luoghi sia più agevole il formarsi di assembramenti anche di natura spontanea o occasionale, come fermate di mezzi pubblici, spazi antistanti esercizi commerciali, o uffici pubblici o di interesse pubblico”.