“Il collezionista di feci”, a Sassari i messaggi sulla cacca dei cani

Un anonimo cittadino protesta contro l’abbandono della cacca dei cani a Sassari

Un cittadino ha scelto un modo singolare per protestare contro l’abbandono delle feci dei cani per strada: messaggi scritti sulla cacca. Nel contesto residenziale di via Antioco Casula a Sassari, un misterioso passante ha deciso di scendere in campo contro una delle piaghe della vita cittadina. Armato di stuzzicadenti da aperitivo e una buona dose di creatività, il nostro eroe ha messo in atto un piano tanto innovativo quanto bizzarro, destinato a lasciare un’impronta più duratura delle stesse deiezioni canine.

L’epopea di questo paladino della pulizia è iniziata un pomeriggio qualsiasi, quando il nostro sconosciuto, esasperato dalla vista di escrementi sparsi per le strade, ha deciso che era giunto il momento di agire. E come? Con una fornitura illimitata di stuzzicadenti e una stampante di ultima generazione, ritrovata chissà dove. Con grande maestria, ha creato un’intera gamma di bigliettini stampati, firmati con orgoglio “Il Collezionista di Feci”. La scelta del nome è già un capolavoro di ironia.

Le piccole note, che avrebbero fatto invidia a qualsiasi campagna di sensibilizzazione, recitavano frasi come: “Se il tuo cane ha lasciato un ‘regalo’, molla il cellulare! “ Ogni biglietto era affiancato da uno stuzzicadenti, che il passante utilizzava come una sorta di bandiera di protesta, piantandolo nel suolo accanto alla ‘tristezza’ canina.

Le reazioni dei passanti

La scena ha attirato l’attenzione dei passanti, che si sono trovati di fronte a una sorta di installazione artistica improvvisata, un museo a cielo aperto di feci canine e messaggi di sensibilizzazione. “È come se avessimo assistito a una performance artistica“, ha commentato un curioso passante, “ma senza il fascino degli artisti di strada – qui si parla di escrementi!”

Nonostante il metodo possa sembrare un po’ estremo, il nostro eroe ha attirato l’attenzione di molti cittadini, i quali hanno cominciato a scattare foto e a condividere le sue opere sui social media, trasformando il “Collezionista di Feci” in un fenomeno virale. Le feci, che prima erano solo un fastidio, sono ora diventate un argomento di discussione e il passante un simbolo di ribellione contro l’inciviltà.

E mentre alcuni si chiedono se il nostro anonimo attivista possa diventare il nuovo volto della lotta per la pulizia urbana, altri si interrogano su quali saranno i prossimi passi: una campagna di sensibilizzazione con sacchetti biodegradabili? O magari una mostra d’arte contemporanea dedicata alla “Scultura delle feci”? Solo il tempo potrà dirlo.

Nel frattempo, Sassari si prepara a celebrare il suo nuovo eroe, nella speranza che, un giorno, gli stuzzicadenti possano trasformarsi in veri e propri strumenti di cambiamento sociale. E chi lo sa? Forse un giorno potremo anche assistere a un festival dedicato alle opere d’arte canine, dove l’unico requisito sarà quello di non lasciare tracce sul marciapiede.

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