Un caso di stalking a Sassari.
Per un anno aveva continuato a minacciare e perseguitare non solo la sua ex compagna, ma anche la figlia e i suoi famigliari. Un uomo è stato condannato dal tribunale di Sassari a tre anni e tre mesi per stalking e resistenza a pubblico ufficiale.
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Stando a quanto riporta l’Unione Sarda, la sentenza è arrivata al termine di un processo che ha ricostruito tutti gli episodi di violenza perpetrati tra il 2023 e il 2024. Non rassegnandosi alla fine della relazione, l’uomo avrebbe minacciato di morte la sua ex compagna, utilizzando persino una presunta pistola per intimidirla.
Gli atti persecutori sono proseguiti tramite messaggi minatori su WhatsApp, con frasi come “Ti ammazzo”. Quando la donna lo ha bloccato sui social, l’uomo ha rivolto la sua rabbia verso la famiglia di lei, includendo anche la figlia ventenne tra le sue vittime. In uno degli episodi più gravi, l’uomo ha inseguito la giovane in auto, tamponandola e cercando di trascinarla fuori dal veicolo mentre continuava a minacciarla.
Inoltre, si è appostato sotto la casa dei genitori dell’ex compagna, sfondando il portone d’ingresso e dando fuoco alla struttura. L’intervento delle forze dell’ordine, contro cui l’uomo si è scagliato con violenza, ha portato al suo arresto e al trasferimento in carcere di Bancali, dove si trova tuttora. La pm aveva richiesto una pena di tre anni e due mesi, mentre il difensore dell’imputato ne aveva chiesto l’assoluzione.