Respinta la mozione a Sassari.
Acque agitate nel consiglio comunale di Sassari. Bocciata ieri, dalla maggioranza civica, la mozione del capogruppo Lega Francesco Ginesu, sull’installazione dei dispositivi per non vedenti in città. Avvisatori acustici e comandi manuali semaforici, queste le principali misure richieste dall’esponente verde per facilitare la mobilità delle categorie fragili. Proposte respinte perché, a dire dei Civici, ricalcavano quelle già presentate e approvate all’unanimità, sempre in Aula, dal duo cinquestelle Sias-Useri nel 2019.
E proprio sulla Useri, Ginesu, introducendo il dispositivo, fa piombare l’accusa di aver messo i bastoni tra le ruote all’iniziativa due mesi prima nella conferenza dei capigruppo. L’appunto accende la discussione, con scambi di accuse incrociate tra Massimo Rizzu, di Sardegna Civica, che imputa alla Useri un eccesso di personalizzazione sulla vicenda e la stessa grillina che parla di “polemiche inutili su temi che riguardano tutti”. Dopo 45 minuti di dibattito interviene il sindaco, Nanni Campus, che precisa di non avere neppure i soldi per far funzionare i normali semafori e che le strade sono “una trappola anche per i normodotati”. Il primo cittadino invita a ritirare la mozione, Ginesu rifiuta con “Fatelo voi se ne avete il coraggio”.
Una frase che non va giù al leader civico che, sentendosi sfidato, ribatte: “Quando lei farà un decimo di quello che ho fatto io nel sociale potrà parlare.” Espressione stigmatizzata dai due ex candidati sindaci, Mariano Brianda, di Futuro Comune, e dal sardista Mariolino Andria, che parla di “clima politico inasprito”. Iniziativa quindi bocciata dalla maggioranza, secondo Ginesu che lo rimarca su Facebook, tra risate di scherno dei Civici. Un’accusa che Manuel Alivesi, capogruppo di “Noi per Sassari” respinge con indignazione: “Sono affermazioni incomprensibili e offensive. Invito il consigliere a tenere un comportamento riguardoso.” Ma l’esponente della Lega non ci sta: “Non posso stare zitto se il sindaco mi dà dell’incapace”. Intanto le esigenze dei circa 200 ipovedenti cittadini vengono rimandate a data da destinarsi.