È stato operato dopo un anno il bambino sassarese.
Operato dopo un anno di attesa. Ha un lieto fine la storia del bambino sassarese, due anni a maggio, che attendeva l’intervento chirurgico per una malformazione ai genitali. Nei giorni scorsi il problema è stato risolto nel reparto di chirurgia pediatrica delle cliniche di San Pietro a Sassari. E se l’anomalia organica del piccolo è stata corretta non si può dire altrettanto di quella medica.
“I due chirurghi sono venuti dal Brotzu di Cagliari”, spiega Salvatorica Pala, madre del bambino. E proprio l’ospedale cagliaritano è stato la meta di tante famiglie sassaresi, indirizzate a sud dell’isola, dall’inizio della pandemia, vista la carenza d’organico nel complesso del capoluogo turritano. Un destino condiviso dalla stessa signora Pala e da suo figlio nei mesi scorsi ma, questa volta, con un esito diverso.
“Al problema si è interessata la consigliera regionale dei Cinquestelle Desirè Manca”, riferisce Salvatorica. Il colloquio della pentastellata coi dirigenti dell’Asl ha reso possibile la prestazione a Sassari per quanto con un un team “straniero” che, secondo gli accordi con l’ente, si recherà due volte al mese nel reparto pediatrico.
Un modo per smaltire la lunga fila d’attesa: “Nel giorno in cui hanno operato mio figlio erano previsti altri quattro interventi”, riferisce la signora. Ma le difficoltà, ormai croniche, della pediatria cittadina potrebbero concludersi presto. Il reparto infatti, dopo oltre cinque anni di vuoto, avrà presto un nuovo primario.
La nomina è stata annunciata in consiglio comunale, questa settimana, dal sindaco Nanni Campus e dagli esponenti di Futuro Comune Mariano Brianda e Marco Dettori. Sarà il dottor Battaglino, appena la designazione sarà ratificata dall’albo pretorio, a occupare il ruolo di direttore e, ci si augura, a mettere fine alle trasferte dei cittadini sassaresi verso Cagliari e al percorso inverso dei chirurghi campidanesi.