La decisione del Tar su Palazzo della Frumentaria a Sassari.
“Il ricorso è infondato e deve essere rigettato”. È quanto si legge nella sentenza del Tribunale Amministrativo regionale per la Sardegna in merito al ricorso proposto contro il Comune di Sassari dall’architetto Sandro Roggio, in qualità di capogruppo di un raggruppamento temporaneo di professionisti. Il Tar, oltre a bocciare il ricorso, ha condannato anche i ricorrenti al pagamento delle spese processuali, tanto nei confronti del Comune quanto nei riguardi del controinteressato, aggiudicatario della gara.
Materia del contendere era la determinazione dirigenziale del 30 gennaio con cui l’Amministrazione aveva affidato il progetto di recupero e riorganizzazione del palazzo della Frumentaria, dell’ex casotto daziario e dell’ex scuola di Sant’Apollinare al raggruppamento genovese “Gianluca Peluffo & Partners”, il cui capofila -durante la procedura – è incorso in una condanna in primo grado per turbativa d’asta. Diverse testate giornalistiche avevano pubblicato la notizia secondo la quale l’Anac aveva “bacchettato” il Comune per aver aggiudicato il servizio di progettazione “illegittimamente”.
A distanza di sette mesi dall’aggiudicazione del servizio di progettazione, con una sentenza di 23 pagine che ha smontato il ricorso dell’architetto Roggio, il Tar ha stabilito che “nessuna delle censure del ricorrente coglie nel segno”, così come “nessuna esclusione per falsa dichiarazione poteva essere comminata dalla stazione appaltante che, sul punto, ha ben operato”. Il Tar ha concluso sostenendo che “l’amministrazione ha fatto buon governo dei poteri che la legge le affida e nessuna delle censure dedotte dal ricorrente è idonea ad individuare un vizio degli atti impugnati” avendo applicato correttamente sia le norme comunitarie che del Codice dei contratti pubblici e avendo “condotto una convincente e approfondita istruttoria circa l’affidabilità del soggetto con cui intende stipulare il contratto”.
Il sindaco di Sassari Gian Vittorio Campus ha accolto con soddisfazione la sentenza, complimentandosi per il lavoro svolto con l’allora dirigente del Settore Appalti Marge Cannas, con l’avvocatura civica che ha seguito passo per passo la procedura, dall’aggiudicazione alla sentenza, e con il direttore generale Claudio Castagna che ha coordinato tutte le fasi di questo procedimento.