La testimonianza del titolare della palestra Planet Fitness di Sassari.
Da marzo 2020, tra le tante categorie di lavoratori messe in ginocchio dall’emergenza Covid, se n’è aggiunta una in particolare che sta facendo davvero tanta fatica ad andare avanti: quella delle palestre. Storie e situazioni simili, come quella di Gavino Rassu, 43 anni, papà di due splendide bimbe e titolare della palestra Planet Fitness di Sassari.
Gavino, da quanto tempo siete chiusi?
“Abbiamo chiuso a marzo, la prima volta – racconta – per poi riaprire il 25 maggio, dopo vari adattamenti per mettere tutto a norma anticovid, con un discreto dispendio di denaro, tra l’altro. Ci hanno poi richiusi ed ora e’ da ottobre che siamo completamente chiusi, dopo aver fatto tanti investimenti per restare aperti e tantissimi sacrifici. Una cosa su tutte, la spesa mensile fissa per la disinfezione a norma anticovid, quindi la carta e il gel idroalcolico. Stiamo parlando di circa 2000 euro mensili. Che non sono poi serviti a nulla perchè appunto ci hanno fatto chiudere nuovamente”. Salvo poi vedere supermercati superaffollati, con il distributore di gel all’ingresso per nulla custodito, che chi entra può tranquillamente eludere, per poi andare a toccare tutto”.
Siete in affitto o il locale è vostro?
“In affitto, paghiamo un affitto di 3750 euro. Per i mesi da agosto in poi il proprietario ha accettato la mia proposta di una riduzione del 30%. Una cifra, quella dell’affitto, che non e’ stata bloccata pur essendo noi stati bloccati dal covid, e neppure le spese vive come luce, acqua etc”.
Sono tanti soldi…
“Si… ed a questi vanno ad aggiungersi poi altri 1200 euro al mese per un campo che abbiamo dovuto affittare, che ci consentisse di continuare a svolgere un minimo di attività all’aperto, l’unica consentita”. Purtroppo ci siamo trovati costretti a richiedere un prestito, era l’unica soluzione possibile”.
E i ristori?
“Quelli poi. Abbiamo ricevuto un unico ristoro, tra i diversi promessi e mai arrivati, di qualche migliaia di euro, che non sono assolutamente andati a coprire tutte le spese finora sostenute, a fronte di un’attività comunque totalmente chiusa”.
E l’indotto ? Avete dipendenti?
“Si, 17 dipendenti. Che a loro volta hanno casa e famiglia, in gran parte. Loro hanno ricevuto i bonus sport e salute, avendo un contratto di collaborazione sportiva, ma solo fino a dicembre. Sono state delle mancette.”
E come avete fatto con le persone che avevano già fatto degli abbonamenti, per la palestra ?
“La maggior parte dei nostri clienti più assidui sono stati molto comprensivi e non ci hanno chiesto indietro il denaro, che non saremmo comunque stati in grado di restituire, data la grave situazione e anzi, nel primo lockdown hanno continuato a volerci pagare le rette pur non potendo usufruire della palestra. Ora stiamo rinviando tutti a quando riapriremo, anche se non si vede nulla all’orizzonte. Pare che davvero siamo stati dimenticati da tutti. Eppure anche noi paghiamo le tasse e facciamo girare l’economia, abbiamo famiglia e figli da mantenere. Tutto questo e’ molto, molto triste”.
Avete un altro reddito in famiglia oppure siete monoreddito ?
“Nessun altro reddito. Solo questo. Che ora ci è negato e anzi, le spese ci sono tutte e le tasse anche. Non un aiuto per l’affitto, nessun congelamento o taglio delle tasse . E’ tutto davvero così’ assurdo.”
Com’e’ lo stato d’animo ? Riesci a dormire la notte ?
“Inutile dirlo, no. Anche stanotte mi sono svegliato alle 3 e non riuscivo più a dormire. Poi mia moglie mi ha svegliato dopo qualche ora per attendere alle tante faccende che comunque restano, compresa l’organizzazione degli allenamenti all’aperto, quando il tempo lo consente, ovviamente”.
Una dichiarazione che vuoi rilasciare ?
“Vorrei solo dire che la palestra non e’ solo un luogo di svago, a differenza di come veniva vista tempo fa. Oggi, nel nostro mondo occidentale e sedentario, pieno di patologie legate al sistema dismetabolico, e’ luogo di benessere e salute non solo importante ma necessario e fondamentale, per molti. Penso alle persone diabetiche per esempio, che hanno necessità di fare esercizio fisico costante o anche a persone che necessitano di fare esercizio riabilitativo come per esempio le persone con protesi o affette da sclerosi multipla, per rallentare il più possibile il decorso della malattia. Gran parte delle persone forse a tutto questo non pensa. Per tutte queste persone la palestra e l’esercizio fisico è vita. Noi vogliamo solo capire il motivo di questo abbandono e disinteresse alla nostra categoria da parte del governo e anche della Regione. Se c’è un valido motivo, ditecelo . Ma allora dateci almeno i soldi promessi e allentate le tasse”.
Un Grido ascoltato anche dal Popolo della Famiglia che “vuole seriamente sperare che il governo Draghi possa mettersi una mano sulla coscienza e attivare, immediatamente, un piano di sostegni che possa ridonare a questi lavoratori e alle loro famiglie, la speranza in un futuro migliore. Ne hanno pienamente diritto. Per ora, purtroppo, possiamo solo constatare che la volontà politica di sostenere concretamente le imprese colpite da questa pandemia non c’è o risulta, perlomeno, insufficiente”.