Parità di genere, alle Poste nel Sassarese le dipendenti sono il 69%

donne

Crescono le dipendenti donne nella provincia di Sassari.

Poste Italiane si conferma un’azienda in ‘rosa’ anche in provincia di Sassari. La quota di dipendenti donne negli uffici postali è del 69%, sono 24 su 95 gli uffici postali della provincia completamente al femminile, e nella struttura direzionale della filiale di via Brigata Sassari è presente un perfetto equilibrio, con due donne e due uomini nei 4 principali ruoli.

Poste Italiane, fin dalla sua nascita ha dato spazio all’occupazione femminile: il ruolo della donna, inizialmente legato soprattutto ad una innovazione tecnologica come quella del telegrafo, è cresciuto nel tempo e oggi, nell’era di Internet le donne rivestono un ruolo strategico. La presenza femminile in provincia di Sassari ha avuto un ruolo determinante nel conseguimento dei risultati legati alla sostenibilità, all’inclusione e alla parità di genere. 

Francesca Conteddu, direttrice monoperatore dell’ufficio postale di Campanedda, 36 anni, una prima laurea in Scienze dei beni culturali a Sassari nel 2012, e una seconda laurea, magistrale, in Scienze dell’antichità all’università di Genova nel 2017, in Poste Italiane da 6 anni. “Nel 2017, per motivi personali – racconta la direttrice – dopo la laurea a Genova ho deciso di tornare in Sardegna. Poste Italiane cercava addetti al recapito proprio nella provincia in cui sarei andata ad
abitare. Feci domanda e poco tempo dopo ricevetti una telefonata da Cagliari: partecipai con entusiasmo alle selezioni, superai le prove e iniziai il mio primo lavoro in azienda, come portalettere. Grazie a questo lavoro, in cui ho avuto l’occasione di incontrare persone stupende, ho anche conosciuto la città che abito, per davvero, maturando dentro di me la consapevolezza di voler continuare il mio percorso in Poste. L’occasione di poterlo fare fu data dall’annuncio, pubblicato sul sito di Poste, in cui si ricercavano operatori di sportello. Risposi all’annuncio e fui chiamata, stavolta a Roma, per le prove.”

“Grazie a quelle selezioni del 2020 – racconta ancora la Conteddu – ho iniziato a lavorare allo sportello con un part time verticale, e poi full time nel ruolo di direttore monoperatore, applicata dall’ aprile 2022 nell’ufficio postale di Campanedda. Del mio lavoro apprezzo particolarmente il fatto di offrire un servizio indispensabile alla comunità, incontrando quotidianamente i cittadini e accompagnandoli verso il cambiamento, attraverso i nostri servizi. In merito alla ricorrenza – precisa la direttrice – ritengo che oramai sia difficile pensare a un modello di società che non preveda le pari opportunità tra uomo e donna. Tuttavia, esistono ancora molti pregiudizi anche nel nostro Paese e pertanto sono convinta che sia importante continuare a ricordare e celebrare l’otto marzo soprattutto per le nuove generazioni. Poste Italiane – conclude Francesca – si muove da anni in questa direzione e la nostra provincia costituisce un esempio dove le donne, in netta maggioranza, hanno la possibilità non solo di essere inserite negli organici ma anche di raggiungere posizioni di responsabilità”.

Anche nel 2023 e per il quarto anno consecutivo, a Poste Italiane è stata assegnata la certificazione “Top Employers”, che seleziona in tutto il mondo le aziende che si distinguono per le migliori politiche di gestione delle risorse umane, attraverso parametri quali la selezione, la gestione, lo sviluppo, la comunicazione interna, la formazione, il welfare aziendale, oltre alle politiche di diversity & inclusion. Nel 2022 l’azienda ha ricevuto inoltre la Certificazione Equal Salary che attesta l’equità retributiva tra donne e uomini oltre a prestigiosi riconoscimenti internazionali come la leadership globale nell’uguaglianza di genere secondo il Gender-Equality Index di Bloomberg, l’ingresso nella classifica globale Top 100 sulla parità di genere stilata da Equileap e l’attestazione secondo lo standard ISO 30415:2021 Human resource management – Diversity & Inclusion.

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